“Essere un’azienda familiare – ha raccontato Davide Sgariboldi, general manager di EuroItalia – è molto stimolante.” Non a caso il brand, che si appresta a chiudere un 2020 in leggero calo rispetto all’anno precedente, dove aveva generato un fatturato di 448 milioni di euro, è stato proclamato vincitore per la categoria beauty del Premio Pambianco leQuotabili. Merito dei continui investimenti e del lancio di nuovi prodotti. EuroItalia è stata premiata da Integra Fragrances.
Complimenti perché siete una realtà importante nella cosmetica italiana con dei numeri considerevoli, questo premio è calzante…
Siamo molto onorati per questo premio ed è sicuramente molto stimolante. Siamo un’azienda a conduzione familiare devota alla crescita. Lavoriamo in tutto il mondo in 157 Paesi e abbiamo una filiera completamente italiana.
Nel 2019 avete raggiunto 448 milioni di euro di fatturato…
Esatto, sforiamo i 500 milioni. Negli ultimi anni abbiamo continuato ad avere una crescita importante. Per quanto riguarda la sfida di un’eventuale apertura ai capitali per l’accesso alla borsa, è sicuramente stimolante anche se riteniamo che si debba ancora insistere nell’internazionalizzazione e in una digitalizzazione molto forte. Nonostante ciò, ci sono tutte le premesse aziendali per essere pronti eventualmente a questo passaggio. Siamo un’azienda completamente trasparente sotto tutti i vari profili.
Com’è andato il 2020?
L’anno è partito molto bene con i primi due mesi in crescita del 15 per cento. Poi abbiamo avuto il lockdown e le profumerie sono rimaste chiuse e anche il canale duty free, che per noi vale il 20% del fatturato, ha risentito dello stop dei viaggi. Nonostante questo abbiamo portato avanti tantissime attività, non abbiamo bloccato nessun investimento pubblicitario, siamo andati all’attacco facendo un lancio per ogni brand. Inoltre, abbiamo tenuto e consolidato i rapporti con i clienti, facendo leva sul credito, quindi agevolandoli grazie alle nostre risorse. E poi abbiamo concluso alcuni percorsi che ci rendono un player molto forte, ad esempio il bilancio di sostenibilità. Superata la primavera il mercato ha ripreso parecchio e chiuderemo il 2020 con un calo, migliore delle attese, di circa il 10 per cento. In Cina siamo cresciuti molto bene e abbiamo generato un aumento del 20% delle vendite.
Quest’anno avete anche compiuto un’acquisizione, vero?
Sì, abbiamo rilevato Atkinsons, un marchio storico che ha più di 200 anni e famiglia del brand I Coloniali che ci offrono importanti opportunità di crescita internazionale.
E per il futuro?
La nostra azienda è molto attenta a cogliere le opportunità di crescita sia esterna che interna. Il 2021 sarà una ripresa della crescita ripartendo dai budget del 2019. Sicuramente in questa crescita ci sarà un grosso impulso sulla quota dell’e-commerce, in quanto stiamo vivendo una rivoluzione. Diamo infatti un supporto di digital marketing a tutti i nostri partner internazionali e abbiamo attivato dei canali di e-commerce diretti.