Aziende con un heritage forte e con un grande potenziale di crescita internazionale; brand con un’ottima esposizione digitale, anche in ottica di social-commerce; marchi che vanno a completare nuovi poli del mondo della cosmesi. Sono questi gli oggetti del desiderio dei principali big deal del settore beauty del 2020, anno dominato dalla pandemia Covid-19, ma che ha comunque visto il closing di importanti operazioni, talvolta sulla scia di processi di liquidazione.
IL CLOSING NATURA-AVON
A gennaio 2020 Natura & Co ha finalizzato l’acquisizione di Avon Products, nominando un leadership team che guiderà un nuovo capitolo della crescita. L’operazione, che era stata annunciata nel 2019, valorizzando il gruppo di Londra circa 2 miliardi di dollari (1,6 miliardi di euro), ha portato alla nascita di una newco, Natura Holding, di cui gli azionisti del gruppo brasiliano detengono il 76% del capitale, mentre quelli di Avon il 24 per cento. L’unione di Avon, Natura, The Body Shop ed Aesop amplifica la portata di un gruppo multicanale e multimarca, che arriva così ad avere un portfolio prodotti ampio e complementare tra categorie chiave e un’impronta globale in oltre 100 Paesi. Angela Cretu è stata scelta come CEO di Avon, responsabile del business al di fuori dell’America Latina e della supervisione del brand a livello globale.
IMPERI DEL WEB
Tra i grandi gruppi, Coty mantiene fede al proposito di concentrare le attività esclusivamente nei settori delle fragranze, dei cosmetici e della skincare. Lo scorso maggio il gruppo guidato da Sue Y. Nabi ha infatti accettato di vendere una quota di maggioranza delle sue attività legate ai brand professional e di haircare, compresi i marchi Wella e Clairol, alla società di investimento Kkr. L’accordo ha un valore di 4,3 miliardi di dollari. Operazione ‘in entrata’, invece, quella che ha visto il gruppo di New York completare il deal con l’influencer, celebrity e imprenditrice e americana Kim Kardashian ed entrare ufficialmente nel business di KKW Beauty. La transazione strategica, annunciata la scorsa estate, contempla l’acquisizione di una partecipazione del 20%, con un investimento di 200 milioni di dollari. La partnership si concentrerà, nel 2021, sullo sviluppo di nuove categorie di prodotti e sull’espansione globale delle linee attualmente esistenti. Nel 2022 è poi previsto il debutto nella cura della pelle. L’influencer da 300 milioni di follower e il suo team guideranno la creatività di prodotto e di comunicazione. Quest’ultima si svilupperà in particolare attraverso i social media. Coty avrà invece la responsabilità generale dello sviluppo dell’offerta, facendo leva sulla sua profonda conoscenza del settore e sulla sua esperienza commerciale e di go-to-market. Con questa operazione Coty ha rafforzato ulteriormente la sinergia già esistente con quello che la stampa chiama il ‘clan’ Kardashian: a novembre 2019, la società quotata al Nyse aveva infatti rilevato il 51% del beauty business di Kylie Jenner (Kylie Cosmetics e Kylie Skin) per 600 milioni di dollari. Queste alleanze avviano una nuova fase di sviluppo, partendo da una brand awareness maturata per lo più su Instagram e coerente con lo spostamento delle abitudini di consumo verso l’e-commerce.
Si inserisce in un solco simile il passaggio della maggioranza del marchio Charlotte Tilbury al gruppo spagnolo Puig. “Abbiamo raggiunto un punto cruciale nella nostra crescita e dopo sette anni dal lancio non vediamo l’ora di creare nuove opportunità con Puig, che è il partner perfetto per costruire un marchio che duri nel tempo”, ha spiegato Charlotte Tilbury. Quest’ultima è tra le make-up artist più richieste al mondo, durante le fashion week e non solo, forte di un suo blog e di un canale Youtube. Tilbury mantiene una significativa quota di minoranza, continuando a ricoprire le cariche di presidente e direttore creativo, mentre Demetra Pinsent si conferma CEO del marchio. La banca d’affari Bdt Capital Partners sarà partner al fianco di Puig e deterrà anch’essa una quota di minoranza. A fine 2020 Puig ha poi riorganizzato la sua business structure con la creazione di tre distinte divisioni: Beauty and Fashion, Charlotte Tilbury e Derma. L’obiettivo della società è quello di raggiungere 3 miliardi di euro di fatturato nel 2023 e 4 miliardi nel 2025. L’azienda prevede una crescita significativa grazie al digitale e lo sviluppo del mercato in Cina, che si stima arriveranno a rappresentare, rispettivamente, il 30% e il 25% delle vendite nel 2025. Inoltre, Puig ha firmato accordi che le consentiranno di ottenere quote di maggioranza in società in cui attualmente è un azionista di minoranza, come Loto del Sur in Colombia e Kama Ayurveda in India.
LE OPERAZIONI ITALIANE
In Italia i deal del 2020 mettono al centro brand storici e con potenzialità di crescita internazionale. È il caso delle nuove controllate di Euroitalia, che ha perfezionato l’acquisizione della famiglia dei marchi Atkinsons e I Coloniali da Morris Profumi, società in liquidazione. EuroItalia, oltre al brand di make-up di proprietà Naj Oleari, produce e distribuisce fragranze in licenza, tra cui Versace, Missoni, Moschino e Dsquared2. Atkinsons fu fondata a Londra nel 1799 da James Atkinson, che poi diventò il profumiere ufficiale della casa reale inglese. Morris Profumi aveva rilevato Atkinsons da Procter & Gamble nel 2007 per circa 20 milioni di euro.
Data invece 1612 la fondazione dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, che ha preso origine da quella che è ritenuta l’officina farmaceutica più antica di tutta Europa. All’inizio del 2020, Italmobiliare, in una politica di diversificazione dei suoi investimenti, ha acquisito il 20% del capitale dell’azienda per 40 milioni di euro e la possibilità di incrementare la partecipazione nel tempo. “L’ingresso nel capitale da parte di Italmobiliare – si legge nella nota dello scorso gennaio – è finalizzato a supportare il processo di crescita di Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella nell’arco di un orizzonte temporale di lungo termine. Il presupposto dello sviluppo è l’ampliamento della rete di distribuzione sui vari canali di vendita per valorizzare ulteriormente il brand sui mercati internazionali, dove i prodotti ‘premium’ cosmetici e di cura della persona registrano notevoli tassi di crescita”. Attualmente Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella produce in un impianto alle porte di Firenze oltre seicento prodotti per la cura del corpo, la profumazione degli ambienti, antiche preparazioni e liquori, venduti in oltre 300 fra negozi di proprietà e corner nel mondo. Le vendite sono realizzate per il 61% nell’area Emea, per il 18% negli Stati Uniti, mentre il restante 21% giunge dai Paesi asiatici, in particolare Sud Corea e Giappone.
A fare shopping in Italia è stato, infine, il fondo europeo Bluegem, specializzato in investimenti nel segmento consumer brands mid-market, che tramite la controllata Pool Service, ha comprato Panzeri Diffusion, gruppo italiano attivo nel settore dell’haircare professionale. Questo rappresenta il quarto investimento nel settore beauty per Bluegem negli ultimi tre anni. Il gruppo Panzeri, fondato nel 1999 da Ivano Panzeri con sede a Malnate (Va), opera nel settore della cosmetica professionale per capelli in Italia con un portafoglio di brand, tra i quali Z.one concept, milk_shake, Depot e Urban Tribe. Il gruppo vanta una presenza massiccia nei mercati esteri ed in particolare in Usa. Nel 2019 ha generato un fatturato complessivo di circa 49 milioni di euro. Nel settembre 2019 Bluegem ha acquisito il gruppo Pool Service/Medavita con l’obiettivo di creare una piattaforma aggregante nel settore della cosmetica professionale per capelli con una logica di build-up. Nell’ottobre 2020, l’acquisizione di Panzeri Diffusion segna il primo importante passo per Pool Service/Medavita in un progetto di consolidamento del settore che offre significative sinergie operative. In questo modo, Medavita potrà fare leva sull’esperienza di successo di Panzeri nel mercato Usa per sviluppare la propria presenza in Nord America.