Unilever ha comunicato per il terzo trimestre vendite totali calate del 2,4% annuo a 12,9 miliardi di euro, meglio del previsto e sopra comunque ai 12,7 miliardi stimati dagli analisti. Le vendite underlying però, sono aumentate del 4,4%, contro il rialzo dell’1,3% del consensus diffuso dallo stesso colosso anglo-olandese dei beni di largo consumo e con un rialzo dei volumi (+3,9%) e dei prezzi (+0,5%). La divisione Beauty & Personal Care ha registrato un aumento delle vendite del 3,8%, con la domanda di prodotti per l’igiene e la pulizia delle pelle che è stata molto elevata (19,9%).
“Nel trimestre – ha dichiarato Alan Jope, direttore generale del gruppo – abbiamo realizzato una performance solida. La crescita, trainata dai volumi, mostra la resilienza del nostro portafoglio e la nostra flessibilità nel rispondere a una dinamica di rapidi cambiamenti. Il contesto in cui ci troviamo resta però imprevedibile nel breve periodo”.
Il gruppo, ha comunicato un buon andamento del canale e-commerce che ha continuano a progredire, in salita del 76 per cento. Nel dettaglio, i mercati emergenti sono cresciuti del 5,3% e “proseguono inoltre la ripresa della Cina e la crescita di India e Brasile”, riporta una nota. Anche i mercati sviluppati sono saliti del 3,1%, grazie soprattutto al Nord America.
A fine novembre il titolo Unilever dovrebbe essere tolto dal listino olandese, in seguito all’approvazione da parte dei soci della fine della struttura duale con l’abbandono di Rotterdam e la scelta di Londra come unica sede del gruppo.