Via Torino è la via dello shopping per tutti: parte da piazza Duomo e porta direttamente nella piazza delle Colonne di San Lorenzo, dove finire una giornata di acquisti di bellezza con un happy hour tra la movida milanese.
di Chiara Dainese
Una strada in continuo fermento. Rivoluzionata nel corso degli anni dalle mode e dalle abitudini di chi le frequenta: via Torino, tra le più antiche di Milano, naturale asse di collegamento tra piazza Duomo e Porta Ticinese. Un passaggio che possiede da sempre un’anima commerciale non solo per la sua posizione favorevole, ma anche perché è stata uno dei primi insediamenti di botteghe e laboratori artigianali. Passato di cui restano ancora le tracce nei nomi delle vie adiacenti: Orefici, Speronari e Spadari. La storia antica della strada si respira comunque negli angoli più suggestivi come, per esempio, il tempio civico di San Sebastiano al numero 28, costruito nel 1577, dal governo milanese grazie all’intervento dell’arcivescovo Carlo Borromeo, e la Basilica di Santa Maria presso San Satiro (fratello di Sant’Ambrogio), con il suo meraviglioso effetto trompe l’oeil firmato dal Bramante.
La Oxford street milanese
Una grande storia travolta negli ultimi decenni da un’epidemia di negozi di moda (low cost)per i giovani millennials. Eppure, recentemente, qualcosa è cambiato di nuovo. E via Torino è diventata la via dello sjìhopping di bellezza per i giovani, una specie di Oxford Street meneghina.
Oltre ai format delle profumerie tradizionali come Key be (civico 23) e Lively (civico 56), qui hanno aperto i loro avamposti sia le catene monomarca come Bottega Verde, Mac cosmetics e Kiko, ma anche tanti nuovi marchi, da Bath & Body Works (in via Torino 21), il brand americano appartenente allo stesso gruppo di Victoria’s Secret che si trova la numeo 13 della via, a Origins, brand storico di The Estée Lauder Companies, sito al numero 51.
A due passi dalla Madonnina WakeUp Cosmetics Milano ha aperto un intero building brandizzato, al numero civico 19 di via Torino. “Questo flagship – dichiara Gianluca De Nicola, general manager di Wake Up, società titolare del marchio WakeUp Cosmetics Milano – diventerà il riferimento nazionale e internazionale per presentare il nostro brand alla distribuzione”.
Nelle ultime settimane, è arrivata anche la catena Sephora con i suoi brand brand esclusivi tanto amati dai giovani della Gen Z erso cui lo store ha un occhio di riguardo nel concept: dal make-up Sephora a Fenty Beauty, Huda Beauty, Anastasia Beverly Hills, oppure allo skincare di Pixi, GlamGlow e Mario Badescu. “Gli store rimangono un luogo privilegiato di esperienza che va oltre al mero acquisto di prodotti: il consiglio del nostro personale e i servizi in store sono elementi insostituibili”, afferma Beyan Figen, general manager di Sephora Italia.
Sempre su questi marciapiedi, occhieggia Lush che ha scelto via Torino (42) a Milano per il suo primo ‘Lush Naked Shop’ al mondo, dove tutti i prodotti venduti sono privi di qualsiasi forma di packaging in plastica. Il brand inglese conferma il suo impegno volto a rivoluzionare il panorama della cosmesi, proponendo soluzioni innovative, nude e prive di imballaggi per combattere insieme ai propri clienti gli sprechi legati alla plastica usa e getta.
Per restare in tema green qualche passo più avanti al civico 53 troviamo l’Atelier Lab di Yves Rocher con la sua parete vegetale: un nuovo concept che rinforza i codici identitari del brand e favorisce l’esperienza unica della Cosmétique Végétale. Infine per gli amanti dell’haircare troviamo Capello Point, l’insegna leader in Italia nella vendita di prodotti professionali per i capelli e per l’estetica che dal 2017 fa capo al fondo di private equity Star Capital.