Parola chiave ripartire anche se il momento è difficile e i prossimi mesi saranno delicati, ma importantissimi. “I numeri – ha esordito il presidente di Cosmetica Italia durante l’Assemblea annuale, Renato Ancorotti – storicamente hanno sempre dimostrato l’anticiclicità dell’industria cosmetica. Nel 2019, prima dell’emergenza, abbiamo registrato un fatturato di 12 miliardi di euro; la pandemia ha avuto un impatto importante e per fine anno stimiamo una flessione del fatturato dell’11,6%, una percentuale più contenuta di quanto ci saremmo aspettati e che testimonia la resilienza delle nostre aziende. Come cittadini, imprenditori e protagonisti di un settore chiave per il Sistema Paese ci aspetta un compito difficile, ma importantissimo, nei prossimi delicati mesi: andare controcorrente e delineare nuovi modelli per ripartire”.
Ancorotti, nell’illustrare i numeri del settore e i dati dati caratterizzati da un segno negativo ha tenuto a sottolineare che “dobbiamo innanzitutto comprendere le difficoltà che le nostre aziende hanno affrontato: dal lockdown alla chiusura di molti esercizi distributivi, dalle tensioni sui mercati esteri e nel reperire le materie prime al cambiamento delle abitudini di acquisto”.
L’industria della bellezza comunque si dice pronta ad affrontare con determinazione le sfide del futuro, come digitalizzazione e e-commerce, ma senza dimenticare l’importanza delle fiere fisiche. Dunque, l’assemblea di quest’anno, per la prima volta trasmessa in streaming, “è ancora più importante, perché vuole segnare, simbolicamente, un nuovo inizio. Siamo pronti per un nuovo Rinascimento. Con responsabilità e con prudenza, ma anche con decisione, ripartiamo”, ha concluso Ancorotti.
Nel corso dell’evento, moderato dal giornalista e scrittore Alan Friedman, sono state evidenziate le caratteristiche di eccellenza del settore coinvolgendo sia rappresentanti delle istituzioni che delle aziende. “L’industria cosmetica italiana è un orgoglio ancor prima che un’eccellenza del Made in Italy, sia sul mercato interno che su quello internazionale – ha evidenziato il sottosegretario per lo Sviluppo Economico Alessia Morani in un messaggio all’assemblea pubblica -. Durante l’emergenza la filiera della cosmetica è rimasta attiva per garantire la fornitura di beni essenziali relativi all’igiene personale e alla cura della persona, mentre numerose imprese hanno attivato rapidamente processi di conversione della produzione per avviare la fabbricazione di prodotti cosmetici fondamentali in fase di emergenza per il contrasto dei contagi, come gel e detergenti igienizzati”.