Si è concluso, prima del previsto, il piano di rilancio di Kiko avviato a gennaio del 2018. “Abbiamo chiuso il 2019 con 58 milioni di euro di ebitda – ha detto a Pambianco Beauty Cristina Scocchia CEO di Kiko – e se pensiamo che nel 2017 erano 30 milioni abbiamo raggiunto quasi un raddoppio in soli due anni”.
Questi risultati sono stati generati grazie a un rapido e intenso processo di trasformazione e riorganizzazione volto ad aumentare l’efficacia finanziaria e operativa dell’azienda. “Il piano industriale ha fatto leva su quattro scelte strategiche – continua Scocchia – tra cui il forte investimento in innovazione, che oggi pesa il 24% del fatturato rispetto al 17% del 2017, la diversificazione geografica con un’espansione nei mercati emergenti del Medio Oriente e Asia che hanno raggiunto vendite pari a 60 milioni quasi triplicate rispetto al 2017”.
Inoltre Kiko ha spinto fortemente sullo sviluppo del franchising attraverso importanti accordi con partner strategici in 7 Paesi, a cui seguiranno altre importanti partnership. “Grazie a questi accordi siamo entrati in mercati come Russia, Israele, Malta, Arabia Saudita, Cipro-Grecia, Romania e Bulgaria e oggi siamo presenti in 24 Paesi con l’obiettivo di arrivare a 40 nei prossimi anni”, ha proseguito l’AD.
Infine il brand si è focalizzato anche sul processo di digitalizzazione attraverso la modernizzazione dei sistemi IT e della supply chain. “Ci siamo rafforzati anche nel canale e-commerce – ha sottolineato Scocchia – con vendite che nel 2019 hanno raggiunto i 53 milioni e valgono il 7,2% del totale, il doppio rispetto al 2017” .
Per quanto riguarda gli obiettivi futuri, l’AD si aspetta, causa la pandemia di Coronavirus, un leggero slittamento dei tempi di implementazione del piano industriale 2020-2022. “Abbiamo chiuso la prima fase del piano industriale che puntava a riportare l’azienda al profitto. Il Coronavirus avrà sicuramente un impatto sulle tempistiche, ma non sulla realizzazione degli obiettivi futuri. Nei prossimi tre anni ci attendiamo una ulteriore accelerazione della crescita anche attraverso l’espansione in 15 nuovi mercati”, ha concluso Scocchia.