Un accordo inusuale, quello tra un colosso della cosmesi e un ristorante cinese. Nella fattispecie si parla di L’Oréal e di Dian Tai Xiang, tra i più noti ristoranti di hotpot, piatto popolarissimo nel Paese del Dragone, che consiste in una pentola di brodo posizionata nel centro della tavola, sopra a un fornello portatile, e a turno i commensali cuociono i vari ingredienti con appositi spiedini. Questa spiegazione è utile per capire il senso dell’accordo che ha fatto L’Oréal. Dovendo promuovere la sua linea di make-up a lunga tenuta, il gruppo francese ha pensato che il vapore creato da questo piatto cinese è talmente elevato che può fungere da test per dimostrare alle consumatrici che il trucco non si rovina, neanche mangiando l’hotpot. Ne è nata quindi una campagna marketing congiunta, un investimento che ha coinvolto la catena di ristoranti e il gruppo cosmetico, e che si è declinato in iniziative digitali e in post sui social, coinvolgendo influencer di food e di beauty.
La notizia, riportata da The Drum, fa anche pensare che in Cina la situazione stia lentamente tornando alla normalità, dopo la diffusione del Coronavirus.