Continua la crescita delle vendite online di cosmetici, integratori e medicinali senza obbligo di ricetta (Sop e Otc). Le stime della società di ricerche Iqvia delineano un 2020 con e-pharmacy a 315 milioni di euro, in crescita di oltre il 31% sui 240 milioni di euro del 2019. Trattandosi di un fenomeno ancora giovane, che è esploso con una crescita del 63% nel 2018, macina bilanci molto ‘gonfi’ per un ristretto numero di operatori. Risulta quindi un mercato molto concentrato, e, anche se in forte crescita, rappresenta per ora una quota ristretta sul fatturato totale delle farmacie. Il canale online, infatti, vale solo l‘1,9% del fatturato complessivo delle vendite farmaceutiche.
Attualmente, in Italia sono circa 900 le farmacie e parafarmacie autorizzate dal Ministero della Salute a vendere i prodotti su internet, e, secondo Iqvia, il 20% di questi detiene il 90% delle vendite.
Iqvia specifica che sono gli uomini i più assidui clienti dei siti online delle farmacie, e, considerando i dati 2018, il personal care, cioè igiene e bellezza, vale 52 milioni di euro (+38%) su 155 milioni delle vendite complessive.
Nel 2020, in Europa si stima che le vendite di prodotti farmaceutici online toccheranno i 6,5 miliardi di euro. L’Italia si colloca al terzo posto dopo la Francia, mentre a svettare in testa alla classifica è la Germania, in cui lo sviluppo dell’e-commerce risulta favorito da una legislazione che prevede la possibilità di vendere su internet anche i farmaci con obbligo di prescrizione. Nel 2015, la Germania ha registrato vendite per oltre un miliardo di euro, destinate a raddoppiare entro il 2020.