Il terzista di nutraceutici Labomar avvia una nuova linea produttiva di cosmetici, ideati e sviluppati in collaborazione con le aziende clienti, e per realizzare i quali la società di Istrana, in provincia di Treviso, ha investito in nuovi macchinari e linee specifiche. Labomar ha rilevato anche una parte del complesso industriale dell’ex società Adriano Zago, a Villorba (Tv) che, riconvertita, ospiterà nuovi spazi per espandere velocemente le produzioni cosmetiche e sostenere, quindi, la crescita del nuovo business.
I cosmetici godranno dello stesso rigido iter produttivo di tutti gli altri prodotti (integratori alimentari, dispositivi medici e alimenti a fini medici speciali) con test clinici di efficacia, di sicurezza e stabilità. Non si tratta di una prima volta assoluta nel settore della cosmesi per Labomar, che in passato si era avvalsa del contributo di fornitori esterni, ma che ora, per garantire i più elevati standard di qualità in ogni fase della produzione, ha deciso di internalizzare l’intera filiera di produzione per avere il controllo totale di standard, procedure, costi e risultati.
Il primo prodotto per la cura della pelle totalmente internalizzato in Labomar è Monodermà, sviluppato con Giuliani, storica azienda farmaceutica italiana.
Con un fatturato di 44 milioni di euro e una crescita del 5% nel 2018, Labomar entra così nel mercato del contoterzismo cosmetico che si sta dimostrando particolarmente vivace, con previsioni di chiusura 2019 a +5 per cento, secondo i dati di Cosmetica Italia.