I marchi di bellezza continuano a lanciare nuovi prodotti, ma le aziende si trovano in una situazione di difficoltà e di calo delle vendite di make-up. Questo fenomeno, sta accadendo soprattutto negli Stati Uniti, e secondo un report di Npd, 18 dei 20 maggiori marchi di cosmetici prestige hanno registrato un calo delle vendite nei primi sei mesi del 2019 nel mercato a stelle e strisce. Infatti, le vendite di Urban Decay (brand di proprietà di L’Oréal) sono diminuite del 19% nella prima metà del 2019 rispetto a un anno prima, quelle di Anastasia Beverly Hills sono diminuite del 24% e Nars ha registrato un calo del 7 per cento. Le vendite complessive per il settore sono diminuite del 4 percento. Secondo i dati di Npd, gli unici due marchi tra i primi 20 a evitare il crollo dei cosmetici sono stati Benefit Cosmetics e Charlotte Tilbury.
Il declino sta colpendo sia i marchi dei grandi magazzini che le nuove etichette che detengono milioni di follower sui social media e il supporto di mega-influencer. I marchi di bellezza e i retailer, secondo quanto riportato da Business of Fashion, stanno lottando per adattarsi alla nuova realtà. L’amministratore delegato di L’Oréal, Jean-Paul Agon, ha dichiarato a luglio che proprio la difficoltà del mercato statunitense del make-up è stata una delle cause che ha contribuito alle deludenti vendite del secondo trimestre del gruppo e anche Lvmh, che non rilascia numeri per il retailer Sephora, ha sottolineato a luglio la presenza di un “ambiente difficile” per il trucco negli Stati Uniti.
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