Il mercato della colorazione per capelli, che vale oggi 150 milioni di euro, ha subìto nel corso degli ultimi 7 anni una sensibile ‘devalorizzazione’, pari a circa 10 milioni di euro. Il numero di confezioni vendute (27 milioni nel 2018) è stato invece leggermente in crescita. Sono i dati dell’ultima analisi del settore condotta dall’Istituto di ricerca Iri nella grande distribuzione, che evidenziano come la perdita di valore sia legata, da un lato, alla diminuzione del prezzo delle top brand nella Gdo (con l’obiettivo di contrastare la crescita di prodotti a prezzo più basso) e, dall’altro, all’avanzata del canale drugstore che ha posizionamenti di prezzo più aggressivi.
Dallo studio risulta che, nel 2012, il prezzo medio dei prodotti hair color nel mass market era di 6,67 euro, mentre nel 2018 scende a 5,57 euro.
Secondo Iri, la chiave per il recupero di valore di questo mercato consiste nell’innovazione. Ad esempio, si potrebbe puntare verso prodotti con una maggiore facilità di posa e risciacquo, e anche verso tinte dai colori più naturali ma brillanti, così come con un’ingredientistica che riduca al minimo le componenti chimiche ma che comunque garantisca una resa ottimale e l’effetto finale voluto. Infine, si apre l’opportunità di estendere il target ai consumatori maschili sempre più attenti alla cura di sé, ma che oggi in questo mercato trovano un’offerta dedicata a loro piuttosto limitata.