Una fiera cresciuta in presenze e in superficie, con una forte partecipazione di buyer esteri. risultato ottenuto grazie anche alla peculiarità del salone che è quella di rappresentare tutta la catena del prodotto. Il focus 2019 è stato sulla sostenibilità.
Un’edizione molto vivace quella di Cosmoprof Worldwide Bologna 2019: tanti i buyer che si aggiravano tra gli stand, numerosi gli espositori, nutrita la partecipazione agli oltre 30 talks in programma, nonché un aumento della superficie espositiva della fiera. Infatti, il salone della cosmetica, svoltosi tra il 14 e il 18 marzo, ha visto la partecipazione di 3.033 espositori, con un avanzamento di oltre l’8,2% rispetto alla scorsa edizione, di cui il Cosmopack ha registrato un aumento delle presenze del 9%, mentre il Cosmoprime ha accolto 71 aziende, ovvero il 4% in più rispetto al 2018. La crescita delle presenze è legata soprattutto all’ampliamento del quartiere fieristico, con l’utilizzo di due padiglioni che sono stati completamente rinnovati. Inoltre, il settore dell’estetica ha occupato il 21% in più dell’area espositiva, mentre il comparto haircare ha ampliato la superficie del 4,5% e ha visto anche una maggiore presenza di aziende italiane. Riguardo ai visistatori, l’ente organizzatore di Cosmoprof ha registrato oltre 265mila operatori dell’industria cosmetica, con un incremento dall’estero di circa il 10 per cento.
La composizione decisamente internazionale degli addetti ai lavori che sono venuti a Bologna è uno dei motivi che ha spinto a Wakeup Cosmetics Milano a presenziare per la prima volta alla scorsa edizione di Cosmoprof, come ha raccontato a Pambianco Beauty Gianluca De Nicola, general manager di Wake Up, società titolare del marchio Wakeup Cosmetics Milano: “Abbiamo deciso di venire in fiera per presentarci al mercato internazionale, con l’idea di generare contatti e opportunità di partnership. Nelle giornate del salone, infatti, non ci interessa firmare contratti e fare ordini, perché il nostro obiettivo è quello di costruire un programma a lungo termine”. De Nicola ha aggiunto che, una volta terminata la manifestazione, inizia il lavoro di ‘tessitura’ dei contatti, ovvero il manager si reca dagli operatori per approfondire la conoscenza, ragionare insieme sul mercato, e costruire una partnership su basi condivise. Tornando alle caratteristiche di Cosmoprof, la particolarità di questa fiera è quella di chiamare a raccolta tutta la filiera, cioè non solo le aziende di prodotto finito ma anche terzisti, produttori di materie prime, di ingredienti, di packaging e di macchinari. Si tratta di un posizionamento differenziante nel mercato della cosmetica e anche nel settore fieristico in generale, dove, solitamente, le manifestazioni sono specializzate in specifiche aree industriali e non coinvolgono tutta la filiera sotto lo stesso tetto. Invece, a Cosmoprof si è vista una nutrita rappresentanza del conto terzismo, realtà in forte evoluzione, come ha sottolineato Fabrizio Buscaini, AD del produttore di make-up Chromavis: “È riduttivo parlare di terzisti, perché queste aziende sono veri e propri partner, che condividono l’attività creativa, di sviluppo prodotto, conducono ricerche di marketing e lavorano sui trend e sull’innovazione. Ormai la responsabilità si è spostata a monte della filiera e infatti le aziende a valle delegano sempre di più lo sviluppo prodotto all’esterno”. Chromavis fa parte del gruppo francese Fareva e ha chiuso il 2018 con un fatturato di 150 milioni di euro, una redditività in crescita e un obiettivo di fatturato per il 2019 a 180 milioni di euro.
FOCUS SOSTENIBILITÀ
La fiera bolognese è un momento predittivo per il mercato della cosmetica perché mostra quali saranno i trend del futuro. E, indubbiamente, prenderà ancora più piede la sostenibilità, come ha dimostrato la forte presenza di prodotti green e anche di programmi di attenzione verso un’economia e una produzione ecocompatibili. AGF88 Holding ad esempio ha lanciato proprio durante il Cosmoprof il suo progetto di sensibilizzazione verso il risparmio dell’acqua e ha presentato anche prodotti con ingredienti naturali al 95%-97%, nonché vegan friendly e sea friendly. Il CEO del gruppo di haircare e skincare professionale, Federico Pegorin, ha sottolineato quanto sia importante non fermarsi solo alla sostenibilità del prodotto, ma piuttosto introdurre il concetto di salvaguardia ambientale nelle strategie industriali. Ad esempio, per quanto riguarda Pettenon Cosmetics, azienda che fa capo ad AGF88 Holding, le linee guida prevedono l’uso di energia da fonti rinnovabili, il riciclo degli scarti della produzione e altri progetti. “Stiamo investendo molto in innovazione, logistica, produzione e marketing – ha aggiunto Pegorin – e nei primi due mesi del 2019 la holding ha messo a segno una forte crescita del fatturato all’estero, oltre +30%, e dell’1% in Italia. Il mercato interno è complesso, e stiamo lavorando per fidelizzare maggiormente i clienti, creando rapporti di partnership, con l’obiettivo di fornire non solo prodotti ma anche servizi e formazione”. Un’altra galassia del gruppo è Beauty Application, che porta i brand Alama Professional, B,Barber e S.O.S. Color & Go alla grande distribuzione. Sonia Miniotto, marketing manager dell’azienda, ha precisato che Beauty Application ha chiuso il 2018 con un fatturato di 2 milioni di euro, con l’obiettivo per quest’anno di espandersi in altre insegne tra supermercati e drugstore. “A Cosmoprof – ha continuato – abbiamo portato una nuova linea, Biocean, con ingredienti di origine naturale e con un packaging che riduce l’impiego della plastica e utilizza materiali riciclabili”. Sempre in tema di bellezza green, Hsa Cosmetics ha presentato a Cosmoprof la nuova linea Clean Care del brand tricologico Eslabondexx. Questa linea utilizza oltre il 90% di ingredienti naturali o di derivazione naturale insieme all’Eco-Protect Technology, tecnologia che protegge i capelli dal calore e dall’ossidazione con una miscela di estratti di canna da zucchero, olio monoi, olio di argan e vitamina E. Una linea che ha l’obiettivo di prendersi cura del capello secondo la filosofia del ‘clean beauty’, ovvero utilizzando prodotti ‘puliti’ in quanto privi di ingredienti nocivi per l’uomo e per l’ambiente. Per questo motivo, all’interno delle formulazioni vi sono pochi ingredienti ma più concentrati, ossia ‘less is more’. Hsa ha svelato anche la nuova immagine di Nouvelle, la cui linea Re-Styling mixa concetti artistici del passato con la moda e la digital art contemporanea. Nello stand di Arval erano presenti due nuove linee green, con etichetta Arval Natural: Skin Care System, che propone trattamenti viso con il 98% di ingredienti naturali provenienti da agricoltura biologica, e Sun Care System, creme protettive dagli effetti dannosi dei raggi solari, formulate con ingredienti provenienti da coltivazione organica. Il packaging è ecocompatibile, con utilizzo di carta certificata Fsc per gli astucci, il tutto per un consumo consapevole e controllato. Si parla di sostenibilità anche in casa Chromavis, che utilizza energie da fonti rinnovabili e segue pratiche commerciali responsabili, applicando un rigido codice etico di tracciabilità. “Anche la costruzione del nuovo headquarter a Offanengo – ha precisato la vice president marketing Cecilia Schena – segue principi di salvaguardia ambientale, con sistemi di monitoraggio del consumo dell’acqua sia negli impianti di irrigazione del verde circostante sia nelle utilities”. La natura si unisce all’arte e alla moda nelle creazioni dei maestri profumieri Gandini. Il brand della divisione Eurocosmesi di Coswell ha presentato una nuova linea di 8 fragranze, che rappresentano l’evoluzione di tecniche e basi olfattive al passo con i tempi e con nuove aspirazioni. L’ampliamento della gamma trasforma i profumi classici in note romanzate e sognanti.
INNOVAZIONI DAI GIOVANI
Nell’ambito di Cosmoprime, è stata allestita una nuova area, Zoom On Emerging Prime, riservata alle giovani aziende che per la prima volta hanno partecipato a Cosmoprof portando proposte innovative per il canale retail. Tra queste, la francese Foamous che ha ideato un profumo-mousse, ovvero una fragranza che non si spruzza ma si spalma su collo, corpo, capelli, e che ha un flacone leggero da portare comodamente in borsetta, dalla forma di una bomboletta spray. Adatto quindi alle Millennials, anche per la sua immagine vintage che ricorda le pin-up americane anni ‘50. Il CEO Stephane Varak ha spiegato che questo profumo contiene solo il 3% di alcol contro il 18% delle fragranze tradizionali, e che dura più a lungo, circa 6 ore, ovvero il doppio delle altre essenze. Innovativo anche il sistema Temptu per applicare fondotinta, blush, correttori e illuminanti. Niente più spugne né pennelli, perché, come ha spiegato la vice president del brand newyorkese, Stephanie Koutikas, “abbiamo creato un aerografo che nebulizza il prodotto in modo mirato, e, senza uso delle dita, lo stende uniformemente sul viso, in modo perfetto”. TemptuAir è pratico, maneggevole e ha un design ricercato che lo differenzia da altri aerografi attualmente presenti sul mercato.