Il 2018 si è rivelato un ‘annus mirabilis’ per Shiseido, che ha raddoppiato i profitti nel primo semestre, ha continuato l’accelerata nei 9 mesi, e ha chiuso l’anno con utili operativi in crescita del 35% a 108,3 miliardi di yen (870,2 milioni di euro), raggiungendo una percentuale sulle vendite nette del 9,9%, contro l’8% dell’anno precedente. Stesso discorso vale per le vendite nette, che hanno riportato durante l’anno aumenti sperticati e alla fine del 2018 hanno totalizzato 1.094, 8 miliardi di yen (8,8 miliardi di euro), in crescita dell’8,9% (+14% a livello organico), le cui ragioni vanno cercate nell’exploit dei marchi prestige (+16%) e nel boom del travel retail (+40%). Va detto però che l’ebitda è pari a 150,3 miliardi di yen (1,2 miliardi di euro), ovvero il 13,7% sulle vendite, ma nel 2017 era di 155,7 miliardi di yen (1,25 miliardi di euro) e rappresentava il 15,5% sui ricavi.
Lo sviluppo record del colosso giapponese è legato soprattutto ai mercati oltre confine, con la Cina che è il motore trainante (+32%) insieme all’Asia Pacific (+13%), mentre crescono single digit America ed Emea, e tengono comunque anche le vendite sul mercato interno (+9%).
Sono 8 i brand che hanno guidato l’espansione, rappresentando il 90% della crescita dei ricavi: primo tra tutti (a livello di crescita) è Anessa. seguito da Elixir, Nars, Ipsa, Laura Mercier, Shiseido, Clé de Peau Beauté e Dolce & Gabbana.