Sodalis Group ha raggiunto un accordo per l’acquisizione del 100% di Deborah Group. Il takeover permette così a Deborah di intraprendere un nuovo corso strategico restando italiana, e rafforza ulteriormente la posizione di Sodalis come primo gruppo cosmetico a proprietà interamente italiana. “Le storie di Deborah e di Sodalis sono accomunate – riporta il comunicato – oltre che dalla passione per la bellezza, dall’orgoglio del Made in Italy e dalla soddisfazione di essere protagonisti in un mercato dominato da colossi esteri. Una sfida serrata quotidiana affrontata con successo grazie alle armi della qualità, dell’innovazione e dell’attenzione massima al prodotto”.
Forte di una storia decisamente dinamica che lo ha visto completare con successo 20 acquisizioni in 20 anni, Sodalis intende integrare Deborah all’interno del proprio gruppo, valorizzando le reciproche esperienze di branding e di presenza sul mercato, con l’obiettivo di armonizzare i processi aziendali interni e l’ambizione di rilanciare i brand di Deborah Group espandendo ulteriormente il suo business, sia in Italia, sia sui mercati internazionali. “L’acquisizione di Deborah – dichiara Fabio Granata, CEO di Sodalis Group – ci consente di consolidare la nostra presenza nel make-up, un mercato in crescita e dalle dinamiche estremamente interessanti, con un marchio di elevata notorietà e con posizioni di leadership nel settore. Confidiamo di poter unire le forze per costruire un futuro di crescita solida e sostenibile per il brand, in Italia e all’estero”.
Il valore della transazione non è stato reso noto, si sa solo che l’operazione verrà conclusa entro la fine del 2018. “La scelta di Sodalis quale nuovo azionista – commenta Giovanni Pietro Bonetti, presidente di Deborah Group – permette di mantenere italiano un marchio storico e fortemente riconosciuto che altrimenti avrebbe rischiato di finire nel mirino di compratori esteri. Inoltre, Sodalis ha un’esperienza dimostrata in fatto di integrazioni e sviluppo di marchi e saprà infondere a Deborah un nuovo impulso, rispettandone l’identità”.