Secondo l’analisi Pambianco, il fatturato delle prime 8 catene casa-bellezza avanza del 9,6% nel 2017. La crescita è legata all’aumento dell’assortimento dei brand beauty green e ai nuovi opening.
Prosegue l’andamento favorevole degli specialisti drug, le catene focalizzate sulla cura della casa e della persona. Realtà al passo con i tempi, che si sono modernizzate per mettersi in linea con le esigenze dei loro consumatori, offrendo servizi per rendere la permanenza negli store ancora più piacevole. Wi-Fi gratuito, postazioni per ricaricare i cellulari, sono solo alcuni dei servizi offerti. L’appeal del segmento, soprattutto nel comparto beauty, ha fatto sì che le insegne siano sempre in continua evoluzione. Questo dinamismo e le performance positive hanno richiamato l’attenzione anche dei grandi player della bellezza che, come nel caso di L’Oréal, hanno iniziato ad aprire i propri punti vendita. “Innovare e inventare nuovi modelli al servizio dei consumatori è parte del nostro Dna – ha commentato Jean-Paul Agon presidente e CEO di L’Oréal – per questo siamo molto felici di aver creato una nuova esperienza di bellezza per i consumatori francesi, dimostrandoci in prima linea nel soddisfare le nuove esigenze di consumo nel beauty”. Attualmente i punti vendita Parisian Drugstore, nati in partnership tra L’Oréal e Casino Group, sono due, entrambi a Parigi.
NUMERI DA GRANDI
La salute del settore emerge anche dalla ricerca di Pambianco Strategie di Impresa che ha analizzato i fatturati 2017delle principali aziende che gestiscono questi punti vendita. La classifica evidenzia, infatti, una crescita del 9,6% per i primi 8 player, che hanno totalizzato oltre 2,23 miliardi di euro di fatturato. Questo incremento comprende anche l’ingrosso e altre attività inserite nel bilancio degli operatori, ma l’elemento principale che motiva la crescita è il lancio di nuovi negozi. Nel dettaglio, ben 6 società prese in esame dallo studio hanno chiuso il 2017 con un aumento di fatturato. Per tre di queste (Gottardo, Gruppo Sda, Ri.Ca Distribuzione) si è trattato di un incremento a due cifre.Primo in classifica è il Gruppo Gottardo che comprende l’insegna Tigotà che oggi conta 525 punti vendita in Italia (e due in Svizzera) distribuiti in 16 regioni, Acqua e Sapone con 65 punti vendita e 55 store Prodet e un fatturato di 880 milioni di euro in aumento dell’11 per cento. Da segnalare inoltre, che le insegne con ricavi in calo (due) hanno avuto tutti decrementi contenuti (single-digit).
NUOVI ARRIVATI
La torta è ricca e lo ha capito bene Dm drogerie markt, realtà tedesca da 9 miliardi di euro, che nel 2017 ha fatto il suo ingresso in Italia. La più grande catena europea di drugstore è specializzata in prodotti di bellezza (L’Orèal, Catrice, Essence, Max Factor e Deborah Milano per il makeup, Alverde, Amaflora, Weleda e Naturaverde per il reparto cosmesi) e benessere e vanta un assortimento costituito dai migliori brand e da 23 marche proprie con più di tremila articoli, molti dei quali biologici o naturali, tutti sviluppati e certificati in Germania. Inoltre, dopo l’ingresso in Italia con il primo store a CityLife Milano, sono stati aperti altri 13 drugstore, distribuiti nel Nord, cui se ne aggiungeranno cinque entro fine 2018. “L’Italia è per dm un mercato estremamente promettente e i nostri punti vendita – spiega Hubert Krabichler, CEO di dm drogerie markt – occupano una posizione centrale e si distinguono per la loro particolare atmosfera di acquisto. Vogliamo offrire ai nostri clienti una proposta completa e continuamente aggiornata di prodotti cosmetici a prezzi estremamente interessanti, e sorprenderli grazie alla consulenza competente e cordiale del nostro personale”. Anche Ingromarket, la realtà distributiva campana convenzionata al Gruppo Crai e facente parte del Consorzio Progetto 2000, ha da poco lanciato la sua nuova insegna Shuki, che si affianca a Proshop. Il pay-off scelto è ‘Bello e pulito’, un posizionamento fresco e leggero che rispecchia un assortimento ampio e completo per soddisfare le esigenze di una clientela alla ricerca di qualità e convenienza. “È un progetto ambizioso nel quale abbiamo messo cuore e passione spiega Carla De Martino, responsabile commerciale e marketing di Shuki – allo scopo di rendere i nostri negozi sempre più piacevoli e accoglienti per i nostri clienti. Per fare questo abbiamo quindi la premura di assumere personale qualificato e specializzato”. Ad oggi la rete conta quattro store: uno a Napoli, due Salerno e uno Teverola, ma nel corso del 2018 sono previste numerose nuove inaugurazioni, sempre in Campania. Il Gruppo Briò ha lanciato per contro, l’insegna Briò Shop. Il primo drugstore è stato realizzato a San Lazzaro-Isernia, con un assortimento di circa 10mila referenze per la cura della persona e della casa, per salute e bellezza. Presente anche il reparto profumeria e make-up con vendita assistita. Nel corso del 2018 sono in programma 5 aperture ed entro il 2019 si prevedono 50 store e l’espansione in centro e nel sud Italia. Anche Dmo, ha lanciato un nuovo format per affrontare un settore che sta diventando sempre più competitivo. La società di drugstore, a cui facevano capo i negozi Cad, Determarket e Target (oltre a 70 profumerie Beauty Star ancora attive), sta trasformando le sue insegne drug in Caddy’s, un nuovo concept di negozio specializzato con metratura molto più ampia e con una vasta gamma di personal care e cosmesi. “Il nuovo concept Caddy’s – sottolinea Fabio Celeghin, presidente di Dmo – è stato ideato per differenziarsi dai principali player di mercato e per farlo ci siamo ispirati dal modello di Boots”. Inoltre nel punto vendita Caddy’s di Buccinasco, alle porte di Milano, è stato introdotto il nuovo concept interamente dedicato alla sfera ‘healthy’, con focus sul naturale, che va ad aggiungersi al beauty.