Il mercato dell’e-commerce di cosmetici in Italia cresce molto, ma ha una peculiarità: non ha player dominanti. Infatti i colossi di internet, come Amazon o Net-a-Porter, pur introducendo il beauty nell’assortimento, rimangono un po’ sotto traccia, cioè non investono come un colosso del web potrebbe fare. Il motivo? Follow the money. Cioè, i gruppi puntano a massimizzare i volumi e i 435 milioni di euro previsti per l’e-commerce beauty in Italia quest’anno (stime della School of Management del Politecnico di Milano e di Netcomm) sono ‘briciole’ per aziende che macinano conti a nove zeri e più. Il valore della cosmesi online è piccolo se lo si rapporta ad altri settori, come la moda che raggiungerà quest’anno sul web i 3 miliardi di euro (+20%), ma anche rispetto allo shopping online di arredamento che si prevede a quota 1,4 miliardi di euro (+53%).
Focalizzandosi solo sull’e-commerce della profumeria selettiva, è evidente come si siano imposti online nomi nuovi e insegne che nel canale fisico avevano poca rilevanza. Un esempio è ProfumeriaWeb, pure player fondato da Vincenzo Cioffi che conta più di 800mila visite al mese e, da bilancio 2017, registra un fatturato di 6,8 milioni di euro, “con una crescita quest’anno superiore alla media del mercato” specifica Cioffi. Un altro nome ‘relativamente’ nuovo nel settore, perché conosciuto nel mondo della moda ma poco nel beauty, è LuisaViaRoma, che ha lanciato lo scorso giugno una sezione online dedicata alla bellezza e che ha in programma esperienze inedite sul settore nel prossimo triennio. Continuando nell’elenco delle ‘sorprese’ che si sono affermate sul web, un player che nel canale fisico aveva poca rilevanza in termini di fatturato e di numero di punti vendita, è Ditano Profumeria, che ha acquisito invece notorietà con le vendite online. Oggi Ditano.com genera, secondo quanto riferisce il CEO Luigi Ditano, un valore di 2 milioni di euro, che corrisponde a tre quarti del fatturato del retailer, ed è gestito da 15 persone, di cui 4 ingegneri esterni.
Arrivando ai retailer tradizionali, le vendite online di Douglas nel 2016 pesavano per una percentuale tra l’8% e il 9% del fatturato pre-acquisizione di Limoni, ovvero una quota che si aggirava tra 12 e 13 milioni di euro. L’e-commerce di Pinalli ha superato 5 milioni di euro nel 2017 rappresentando circa il 10% del fatturato, e sta crescendo a double digit quest’anno: “Prevediamo – afferma il responsabile del business digitale Leonardo Pinalli – che nel 2018 l’e-commerce rappresenti il 20% del fatturato complessivo. Obiettivo per il 2020 è portare l’e-commerce al 30% dei ricavi”. Sabbioni.it è diventato il primo negozio per fatturato della catena romagnola Profumerie Sabbioni, e secondo quanto riferisce il DG Maurizio Sabbioni, pesa il 15% sul totale fatturato 2017 e vale oltre 1,7 milioni di euro.
Un approfondimento sullo shopping online della bellezza e sugli attori del mercato è in pubblicazione su Pambianco Beauty di dicembre 2018.