Il 2017 segna la scalata di Coty in Italia. La società tricolore del gruppo americano conquista la seconda posizione nella classifica delle filiali elaborata da Pambianco Strategie di Impresa in base ai fatturati 2017. Nel risiko delle multinazionali della cosmetica, Coty ha fatto quindi un balzo da gigante salendo dal sesto gradino (ranking 2016) e posizionandosi dietro solo all’ammiraglia L’Oréal, che mantiene il ruolo di capolista anche se il suo fatturato cresce solo dell’1% a 965 milioni di euro. Coty, con ricavi per 201 milioni di euro, fa indietreggiare Estée Lauder di uno scalino, a 173 milioni di euro. Significativa anche l’avanzata di Shiseido Group Italy, che passa dalla decima posizione del 2016 alla quinta.
Questi movimenti rendono visibile il rafforzamento delle filiali, che già rappresentano i player più ‘consistenti’ nel mercato cosmetico italiano. Viceversa, la loro marginalità è più bassa di quella delle aziende italiane. Infatti, secondo una ricerca elaborata da Pambianco sui fatturati 2016, le aziende cosmetiche italiane hanno un ebitda medio del 14%, mentre le filiali si fermano al 9 per cento. Si nota però che il rapporto con i ricavi di queste ultime è cresciuto del 24% negli ultimi tre anni. Significa che le filiali si stanno concentrando molto sulla redditività, dato che il mercato italiano è sostanzialmente maturo.
Un approfondimento sul ranking delle filiali è stato pubblicato sul magazine Pambianco Beauty di ottobre-novembre 2018.