Le aziende della bellezza in Italia continuano a crescere nel 2017, anche se a marcia ridotta rispetto al 2016. Le cifre elaborate da Pambianco Strategie di Impresa mettono in luce uno scenario all’insegna della crescita moderata: nel 2017 le prime 20 aziende italiane della cosmetica hanno realizzato ricavi per oltre 3,42 miliardi di euro, in crescita del 5,9% sul 2016 (quando l’incremento era stato del 7,6%). Nel dettaglio, solo 13 società prese in esame dallo studio hanno chiuso il 2017 con un aumento di fatturato. Per tre di queste si è trattato di un incremento a doppia cifra.
La classifica delle top italiane suggerisce alcune riflessioni: piccolo o medio non è necessariamente brutto, e grande non è necessariamente bello. Però le dimensioni, in contesti di estrema volatilità come l’attuale, aiutano. Innanzi tutto, perché all’aumento del giro d’affari delle aziende contribuisce in maniera decisiva l’export. Poi, perché oggi è necessario fare grossi investimenti nel retail sia fisico sia online per restare al passo con le esigenxe dei consumatori millennials. Quindi il settore della bellezza rimane ancora in piena evoluzione e le aziende che stanno ripensando alle proprie logiche distributive puntando su estero, digitale e retail sono cresciute di più e probabilmente lo faranno anche nel 2018.
A guidare la classifica dei big della bellezza italiana è Kiko che ha raggiunto nel 2017 quota 611 milioni di euro di fatturato. In seconda posizione Sodalis con 348 milioni di euro di ricavi che derivano solo dai marchi di proprietà. La medaglia di bronzo va invece Manetti & Roberts che ha superato nel 2017 i 301 milioni di euro.
L’approfondimento completo è pubblicato sul magazine Pambianco Beauty N°5 di ottobre-novembre 2018.