L’anno fiscale 2018, chiuso il 30 giugno scorso, ha portato risultati altalenanti per Procter & Gamble Company, le cui vendite nette sono passate da 65,1 miliardi di dollari dell’anno fiscale precedente a 66,8 miliardi di dollari. L’utile netto è sceso a 9,8 miliardi dollari, dopo aver incassato nell’anno fiscale 2017 profitti per 15,4 miliardi di dollari. In aumento risulta la sezione beauty, che comprende brand come Head& Shoulders, Pantene, Olay, Sk-II, le cui vendite sono avanzate del 9%, mentre quelle del grooming sono calate dell’1%, con marchi come Gillette, Braun e Venus.
La multinazionale americana, che ha ceduto 2 anni fa diversi marchi di bellezza a Coty, sta attuando una politica di tagli al personale, e non solo. Nell’anno chiuso lo scorso giugno, i bilanci del gruppo riportano un totale di 92.000 impiegati, 3.000 in meno rispetto all’anno precedente. Scorrendo i dati degli ultimi 5 anni, si rileva che Procter & Gamble contava 121mila lavoratori nel 2013, con una costante riduzione del personale anno dopo anno. Inoltre l’azienda ha tagliato, a partire da marzo 2017, la sua spesa nell’advertising online di ben 100 milioni di dollari.