Pambianco beauty ha visitato il nuovo concept di Pinalli a parma. La catena di profumerie è stata selezionata perché punta in modo deciso sulla connessione tra off e online. In un‘ottica di omnicanalità e di data analysis.
La prima cosa che colpisce sono le vetrine. O meglio, l’assenza delle stesse. Il nuovo concept di Pinalli a Parma è ‘trasparente’, perché passeggiando nella storica Piazza Garibaldi, vicino alle meridiane ottocentesche del Palazzo del Governatore, si vede ‘da fuori’ tutta la profumeria ‘dentro’. Il senso di questa scelta l’ha sintetizzato il nuovo AD dell’azienda, Raffaele Rossetti, sottolineando che “le vetrine sono il negozio”. E ha precisato: “Parlerei di window digitali, perché nell’area campeggiano due maxischermi, che sono un forte strumento di comunicazione”. In effetti, la digitalizzazione è il motivo per cui Pambianco Beauty si è recato a Parma per vedere il nuovo concept della catena, che è già stato sperimentato nello store di Siena e che via via si allargherà a tutti i punti vendita Pinalli. L’online, che viene declinato dal retailer in termini di omnicanalità, è un elemento su cui si basa la crescita del gruppo che sta acquisendo molti punti vendita e quote di mercato, e ha chiuso il 2017 con un fatturato di 55 milioni di euro (+23%). Obiettivo 2018: superare la soglia dei 60 milioni di euro.
Dunque, in cosa consiste la digitalizzazione?
Preferisco parlare di omnicanalità, perché vogliamo intercettare le esigenze dei consumatori che sempre più acquistano online e ritirano in negozio. Il consumatore è al centro di tutto, e a lui offriamo la migliore esperienza sia nel negozio fisico sia in quello digitale, in un’ottica di ‘smart retail’, cioè di convivenza tra modello tradizionale e modello digital. In sintesi, gettiamo un ponte tra i due mondi.
In che modo?
Nello store fisico sono presenti maxischermi che comunicano le campagne dei brand, offerte last-minute, ma anche la storia di Pinalli, nonché tutorial realizzati da influencer, e in alcuni casi da beauty assistant. Si tratta di digital signage, perché tutti i video sono gestiti da remoto. Inoltre, nel negozio è presente un totem interattivo che contiene l’intero catalogo dei prodotti, compresi quelli non presenti sugli scaffali. In questo modo, si abbattono i limiti di assortimento. Il totem, inoltre, è dotato di telecamera e, in prospettiva, si potrebbe introdurre la consulenza da remoto.
Quanto vale l’e-commerce?
Molto. La boutique online è nata 5 anni fa e in autunno lanceremo il nuovo sito. Lo rinnoviamo per far vivere al cliente un’esperienza di shopping più veloce, più accessibile, con maggiore semplicità di utilizzo e con una grafica più accattivante. Da qui al 2020, pensiamo di fatturare con l’e-commerce il 30% delle vendite totali della catena.
Chi è la vostra cliente ideale?
Rispondo ribaltando la questione: non ci interessa ‘catalogare’ la cliente ideale, ma noi vogliamo essere la profumeria ideale per i nostri clienti. Offriamo molteplici esperienze di acquisito perché il consumatore 4.0 si interfaccia con molti touch point aziendali.
Avete intenzione di introdurre nuovi brand?
Assolutamente sì. Recentemente, abbiamo introdotto Eisenberg, Kiehl’s, Filorga, e altri. Pensiamo nei prossimi mesi di ampliare l’assortimento con marchi in esclusiva o presenti su pochi canali distributivi.
Cosa fate sui social?
Attualmente abbiamo una persona dedicata che segue i nostri account su Facebook e Instagram. Sicuramente investiremo ulteriormente. I progetti sono tanti, ad esempio si potrebbe arrivare a una consulenza via WhatsApp, oppure, a lungo termine svilupperemo un’attività di data analysis, arrivando ad anticipare le richieste del mercato.
Un sogno nel cassetto?
Il problema è che spesso il futuro arriva prima di essere pronti a riceverlo. Il mio sogno, quindi, è avere oggi gli strumenti per guidare, e non subire, la trasformazione in atto. Mettere un prodotto nella borsetta della cliente non basta più. Bisogna essere ‘smart’, e interpretare i dati generati dai vari strumenti (carte fedeltà, app, negozi, social media, e-commerce).
di Vanna Assumma