Non è (solo) sull’assortimento che deve puntare la farmacia per competere sul mercato. È il monito che è stato lanciato ieri, mercoledì 20 giugno durante l’assemblea del Gruppo cosmetici in farmacia di Cosmetica Italia. L’argomento è stato approfondito da Gadi Schoenheit, vice presidente di Doxapharma, che ha fatto riferimento a un osservatorio condotto nel 2017 con 500 farmacisti indipendenti, dei quali il 72% si dichiarava specializzato nella dermocosmesi. “I farmacisti si credono specializzati solo perché hanno un ampio assortimento di cosmetici – ha specificato – ma ci si dimentica che l’assortimento non deve essere ‘vasto’, ma deve essere ‘logico’. Inoltre, sul mercato ci sono canali che hanno grandi polmoni finanziari e, se ci si limita a fare una battaglia solo sul numero delle marche, la ‘croce verde’ perde”. Schoenheit ha quindi affermato che la specializzazione si deve basare sul ruolo del farmacista, perché è la sua figura consulenziale e di fiducia che fa la differenza. “Altrimenti si rischia di diventare come il mass market, che vende solo prodotti, mentre la farmacia offre le soluzioni ottimali per il paziente”.
Schoenheit ha proseguito elencando gli esiti del tavolo tematico sulla dermocosmesi che si è tenuto durante la scorsa edizione di Cosmofarma e che è stato moderato da Maria Sandra Aicardi. “Dal tavolo è emersa la necessità per le farmacie di investire sulla variabile ‘tempo’, cioè di darsi tempo per la formazione, per la scelta dei prodotti, per la conoscenza del territorio, e per andare oltre il negozio, perché con le tecnologie di oggi si può seguire il cliente anche fuori dalla farmacia. All’interno del punto vendita invece bisogna rallentare il tempo, perché il cliente va seguito e non bisogna vendere solo il prodotto, come fa la grande distribuzione, ma un’emozione e una storia di marca”. Dal tavolo di Cosmofarma è emersa anche la necessità di segmentare i clienti, e di un layout ragionato che vede il reparto dermocosmetico all’ingresso della farmacia e non all’uscita. Inoltre i reparti del negozio non dovrebbero essere a compartimenti stagni, cioè l’etico separato dal beauty, ma ci dovrebbe essere un collegamento tra le varie aree con il personale che accompagna il cliente da una zona all’altra della farmacia.