Una domanda di credito centrata prevalentemente sugli investimenti, con un discreto ricorso alle banche e un’apertura ‘timida’ nei confronti dell’extrabancario. È una chiave di lettura che si può trarre dalla ricerca condotta da Ermeneia sul rapporto tra aziende beauty e banche, presentata nel corso dell’assemblea pubblica di Cosmetica Italia giovedì 21 giugno 2018. Il presidente di Ermeneia, Nadio Delai, ha sottolineato: “Il 67% delle aziende si dichiara abbastanza o molto soddisfatto del sistema bancario, il 13% non ne ha bisogno perché ha molta liquidità o è ben capitalizzato”. Non mancano però punti critici perché le aziende cosmetiche affermano che le banche ‘corrono dietro’ alle realtà che non hanno bisogno di loro, perché hanno già liquidità, alti guadagni, sono molto dinamiche e internazionalizzate..
Per quanto riguarda l’extrabancario, Delai ha parlato di un ‘sensibile’ interesse da parte delle aziende cosmetiche, in quanto il livello di informazione sui prodotti offerti e anche sulla nuova regolamentazione europea è buono. Passando però alle percentuali, solo il 6,1% sta utilizzando società finanziarie e fondi d’investimento, il 2% sta intraprendendo questa strada, e il 18,4% ci sta pensando. Sul fronte del ‘no’, il 32,7% non lo ritiene necessario perché ha abbastanza liquidità o una buona capitalizzazione, il 26,5% ritiene sufficienti i servizi del sistema bancario, e il 14,3% afferma di non essere ben informato in proposito. L’interpretazione che si può dare quindi è che il settore del beauty non avanza ancora una forte domanda, anche perché una discreta percentuale di aziende non ne ha bisogno. Paradossalmente, sembra che le imprese cosmetiche fossero più interessate all’extrabancario in passato: alla domanda se hanno considerato l’opzione di apertura del capitale agli investitori finanziari, il 18,5% ha risposto ‘sì, in passato’ e il 13% ha detto ‘sì, attualmente’.
Delai ha aggiunto che agli investitori viene rivolta una domanda di finanza ‘reale’, che sia cioè in grado di accompagnare lo sviluppo delle imprese su più piani. Non si cerca solo il rafforzamento del capitale e l’ingresso di nuovi soci, ma anche una nuova managerializzazione, la revisione della governance, alleanze di impresa, una maggiore presenza sui mercati internazionali, la digitalizzazione dell’azienda, nonché il passaggio generazionale”.
L’entrata di un soggetto finanziario nel capitale dell’impresa è valutato in modo prudenziale per quanto riguarda le modalità ottimali di accordo: ad esempio, sono predilette le quote di minoranza di un socio esterno e viene evidenziata l’esigenza che il fondo sia oggettivamente appropriato per l’azienda, nel senso che sappia tener conto delle specifiche caratteristiche della società.
Nel corso dell’assemblea pubblica di Cosmetica Italia, si è tenuto anche il talk show ‘Banca&finanza: una strategia attiva di sviluppo per le imprese cosmetiche’, moderato dal giornalista Andrea Bignami (Sky Tg24).