I cambia penalizzano i conti del primo trimestre di L’Oréal. Il colosso francese della cosmetica ha chiuso i tre mesi al 31 marzo con ricavi in calo dell’1% a 6,77 miliardi di euro. A tassi di cambio e perimetro costanti, la crescita ha raggiunto il 6,8%, invece del 5,6% previsto dagli analisti, dopo un aumento del 5,6% nell’ultimo trimestre del 2017. Buone notizie arrivano dall’ e-commerce, che ha chiuso il trimestre in aumento del 33,8% a 596 milioni di euro. “L’accelerazione digitale del Gruppo è cresciuta con l’acquisizione della società canadese ModiFace – ha dichiarato il presidente e CEO Jean-Paul Agon – che fornirà le tecnologie più innovative per migliorare i servizi e l’esperienza di bellezza per tutti i nostri marchi. Inoltre, le vendite e-commerce continuano ad aumentare rapidamente e ora rappresentano l’8,8% delle vendite”.
Come nel 2017, la performance del gruppo è stata trainata dall’andamento dei marchi di lusso (Lancôme, Saint Laurent, Armani e Kiehl’s), le cui vendite sono cresciute del 4,4% (+14,4% in termini comparabili) a 2,25 miliardi di euro, ancora sostenute dall’esplosione della domanda di prodotti di alta gamma in Cina. Bene anche la divisione Active Cosmetics (La Roche Posay, Vichy, SkinCeuticals e CeraVe), che hanno visto un aumento delle vendite del 9,1% a 658,4 milioni di euro. Male invece, la divisione Consumer Products (L’Orèal Paris, Garnier e Maybelline), la principale del gruppo per fatturato, che conferma il rallentamento già generato nel 2017 con un calo del 4,9% a 3 miliardi di euro.
“In un contesto valutario che rimane sfavorevole – ha proseguito Agon – il primo trimestre ha comunque dimostrato la vitalità del nostro organico con una crescita like-for-like del 6,8% che è di buon auspicio per il futuro. Per l’intero anno, siamo fiduciosi nella nostra capacità di sovraperformare il mercato e raggiungere una crescita significativa delle nostre vendite like-for-like, aumentando al contempo la nostra redditività”.