Cosmoprof ha chiuso la scorsa edizione con un aumento dei visitatori, soprattutto dall’estero. E ha confermato la tendenza green, in atto ormai da diverse stagioni, nonché un maggiore orientamento verso la cura e la protezione.
Un’edizione estremamente vivace quella di Cosmoprof Worldwide Bologna che ha chiuso i battenti lo scorso 19 marzo. Infatti, percorrendo le corsie della fiera si notava un via vai di gente dentro e fuori gli stand, buyer e retailer in gran numero in cerca di novità e anche di un momento di confronto sull’andamento del mercato e sui trend. Dalle interviste raccolte a macchia di leopardo, è stata espressa soddisfazione per il nuovo layout che divide la rassegna in tre aree ben distinte. È nata infatti con questa edizione la sezione Cosmo Perfumery & Cosmetics, rivolta alle aziende che commercializzano i prodotti nelle profumerie e nel canale retail, mentre le altre due aree sono Cosmo Hair&Nail&Beauty Salon e Cosmopack, la prima dedicata all’universo professionale e la seconda agli ‘attori’ della filiera produttiva dell’industria cosmetica. Soddisfazione da parte dell’ente organizzatore BolognaFiere per i numeri della rassegna: è stato superato il tetto dei 250mila visitatori, con un aumento dell’11% degli operatori esteri. Cifra record anche per gli espositori, 2.822, provenienti da 70 Paesi, “che hanno richiamato un pubblico internazionale, desideroso – ha sottolineato Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere – di fare business ma, anche, di aggiornamento professionale. In fiera si sono svolti infatti18 workshop”.
PRODOTTI CURATIVI E SPECIFICI
Una tendenza che sta prendendo piede nel mondo dello skincare è quella della cura, intesa non solo come miglioramento generale del benessere della pelle, ma come specializzazione su esigenze mirate. È quello che sta facendo Arval, che ha presentato a Cosmprof il nuovo brand Sensilia rivolto alle pelli ultrasensibili e iper reattive, con formulazioni testate al nickel, senza parabeni, senza profumi e con principi attivi dermo-affini. “Le profumerie – ha dichiarato il presidente di Arval Luca Mazzoleni – devono specializzarsi su prodotti più curativi, su cosmetici specifici per pelli con bisogni mirati. C’è infatti una domanda che rimane spesso inevasa nella profumeria, e così la clientela si rivolge in farmacia. Invece questi prodotti permettono alle profumerie di differenziarsi dall’omologazione del canale e di puntare sulla consulenza professionale”. Anche l’azienda di haircare e skincare professionale Pettenon Cosmetics ha lanciato alla fiera la nuova colorazione ad ossidazione No Yellow Color, sviluppata specificamente per chi desidera un biondo puro. Questa referenza si inserisce all’interno del brand Fanola No Yellow, linea antigiallo in grado di neutralizzare gli indesiderati effetti gialli tipici dei capelli biondi, decolorati con mèches o naturalmente bianchi. La linea è nata con lo shampoo antigiallo, che ha avuto una visibilità mediatica molto forte sui social. “Su Facebook – ha confermato Federico Pegorin, AD dell’azienda – abbiamo registrato oltre 18 milioni di views e più di 120mila condivisioni di un video dedicato al No Yellow Shampoo”. Pegorin ha aggiunto che l’inizio d’anno è stato molto positivo per Pettenon Cosmetics “perché in soli due mesi, tra gennaio e febbraio 2018, le vendite nel canale professionale in Italia sono cresciute del 16%”. Un dato importante dato che il mercato italiano avanza con percentuali molto basse. L’azienda che fa capo alla società finanziaria AGF88 Holding ha archiviato il 2017 con un fatturato di 74,4 milioni di euro, e oltre 34 milioni di pezzi prodotti. Sempre in tema di capelli, un’altra esigenza curativa e specifica è quella della protezione da qualunque trattamento chimico. Ad esempio Hsa ha lanciato in fiera la linea Protective Styling di Eslabondexx, che utilizza ingredienti attivi in grado di ricostruire il capello dall’interno perché penetrano nella fibra e risultano più efficaci rispetto ai prodotti che coprono il capello dall’esterno.
NATURA, CHE CONFUSIONE!
Tanti i cosmetici green presentati a Cosmoprof. Ma tra prodotti naturali, biologici, vegani, certificati organici, ecologici, sostenibili, c’è ancora molta confusione. Alcuni cosmetici si definiscono ‘bio’ solamente perchè un ingrediente è organico, magari presente nella formulazione in percentuale ridotta, e alcuni si ‘autodefiniscono’ biologici senza avere alcuna certificazione esterna che garantisca il consumatore. “Proprio per evitare questa confusione – ha spiegato Paolo Delle Piane, direttore marketing strategico di Hsa – noi abbiamo lanciato un nuovo brand, Guudcure, che usa molti ingredienti naturali ma anche principi attivi sintetici selezionati, cioè non dannosi per l’uomo e per l’ambiente. Guudcure è un mix di natura e di hi tech, definirei questa cosmetica ‘clean’, cioè pulita e rispettosa”. Goodcure (il cui logo nasce da un gioco fonetico che evoca la cura e i valori di etica e sostenibilità) ha un posizionamento medio-alto in profumeria, department store e selezionate farmacie, ed è un marchio di proprietà di Hsa. Questa azienda infatti è un contoterzista che realizza però gran parte dei ricavi con own brand. “Abbiamo chiuso il 2017 con 38,5 milioni di euro di fatturato – ha concluso Delle Piane – e un ebitda al 23%, mentre prevediamo di arrivare a oltre 40 milioni nel 2018”. Tornando al tema green, Monica Oliva, marketing manager di Simca, ritiene che il greenwashing (prodotti che si ammantano della qualifica di ‘naturale’ ma in realtà si tratta di un elemento di facciata) crea confusione tra i consumatori però alza l’asticella della qualità: “Ormai la differenza la fa il ‘truly natural’. Ad esempio la nuova linea di Natura Siberica è garantita dalla certificazione Ecocert Cosmos Organic, che segue rigidi standard internazionali”. Questo brand è realizzato con erbe e bacche siberiane, esposte a severe condizioni climatiche e che sopravvivono adattandosi a un ecosistema tra i più duri al mondo. Questo fa sì che i principi attivi siano presenti in elevata concentrazione. Un altro brand distribuito da Simca è Organic Shop, certificato Cosmos Natural. Anche Enolea, brand di proprietà di BeautyUp nato 20 anni fa, è diventato nel tempo naturale e da quest’anno è certificato Natrue, associazione che garantisce elevati standard di qualità della cosmesi biologica. “Ho portato il brand al massimo della tecnologia possibile” ha commentato Jean-Luc Michelot, amministratore unico della società di distribuzione.
di Vanna Assumma