Un’analisi che ha riguardato oltre 400 bilanci, per arrivare a delineare una mappa del Dna del settore della cosmesi italiano. Lo studio “Mappatura del sistema cosmetico italiano” è il punto di partenza delle riflessioni del convegno Pambianco Beauty di quest’anno. Ma vale la pena anticipare qui alcune considerazioni sul significato dell’iniziativa. Con questa ricerca, infatti, Pambianco Beauty ha voluto dare una svolta al mondo della bellezza nazionale, impegnandosi negli ultimi mesi in una raccolta dati e analisi senza precedenti: partire dall’universo dei bilanci depositati da tutte le aziende legate al beauty operanti in Italia, per arrivare a individuare il nocciolo di un campione di 250 player. Ebbene, chi sono questi soggetti? La fotografia riguarda l’intera filiera. Cioè, a partire da una soglia di fatturato attorno ai 5 milioni di euro, sono state coinvolte tutte le aziende della catena del prodotto: dall’impresa manifatturiera alla filiale del gruppo internazionale, dalle catene monobrand a quelle multimarca. Compreso tutto ciò che sta in ‘mezzo’ tra uno e l’altro di questi ambiti schematici, estremamente difficili da contornare in un mondo dinamico come quello della cosmesi. Proprio perché questa stessa ‘dinamicità’ si traduce spesso in una entropia che genera ulteriore complessità, era il momento di investire sulla costruzione di una mappa. Insomma, abbiamo avvertito la necessità di conoscere a fondo i numeri di una realtà che è oltremodo complessa, e che presenta caratteristiche peculiari rispetto a ogni altro settore del made in Italy. Adesso, sarà possibile conoscere i pesi dell’uno o dell’altro segmento lungo la filiera. Capire quale di questi segmenti potrà essere protagonista di consolidamento o, addirittura, di acquisizioni nel segmento limitrofo. Adesso, sarà possibile individuare gli ambiti su cui transitano o si accumulano i maggiori ricavi, e quelli che raccolgono i maggiori guadagni. Oppure, quelli che, in un confronto incrociato, registrano le carenze più preoccupanti. Questo spaccato serve a noi, a Pambianco Beauty, nella nostra attività quotidiana di informazione e di analisi, per mantenere il ruolo di benchmark che una testata si deve proporre. Ma serve, principalmente, a un settore che ha bisogno di consapevolezza sulla propria identità, per farne il fondamento dei percorsi di crescita e innovazione del futuro.
David Pambianco