Rancé 1795 continua a crescere. L’azienda ha chiuso il 2017 con un fatturato in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente. “Il 2017 è stato un anno molto positivo – ha dichiarato ai microfoni di Pambianco TV Giovanni Rancé, CEO e settima generazione della maison – in quanto siamo entrati in nuovi mercati con l’India e abbiamo investito in un potenziamento dell’azienda”.
Attualmente infatti il brand è presente in tutto il mondo in oltre 50 Paesi, e l’Italia rimane uno dei mercati principali. “L’Italia resta il principale per il nostro business – ha proseguito il CEO – anche se oltre i 3/4 del fatturato dell’azienda vengono generati all’estero in mercati come Corea, Singapore, Russia e tutto il Far East. Abbiamo segnato crescite importanti nel 2017 anche nei Paesi dell’Ex Unione Sovietica, Arabia Saudita, Iran e tutto il Middle Est”. Oltre alla Germania e il resto d’Europa troviamo come mercati di riferimento per il brand anche USA e Canada, con espansione in atto nel resto delle Americhe e in Africa, in particolare Nigeria. A questi si aggiungono ulteriori continue aperture come i recenti Turkmenistan e Palestina, e l’opening in corso in India (New Delhi, Mumbai).
Un altro obiettivo dell’azienda è quello di concentrarsi nello sviluppo del canale travel retail e duty free nel quale è già presente con una ventina di corner, tra i quali gli aeroporti di Changi Singapore, KLIA Kuala Lumpur, Sochi e Mosca, al Duty Free di Phuket in Thailandia e Duty Free Shilla Main Store di Seoul. Ultime aperture, a luglio 2017 il mercato duty free dell’Ucraina, e quello a Kuala Lumpur.
“Per il 2018 stiamo constatando un trend di crescita positivo, frutto anche degli sforzi compiuti in precedenza. Uno dei nostri obiettivi principali rimane l’espansione all’estero. In particolare, per l’anno in corso guarderemo con grande interesse al Medio Oriente e alle sue potenzialità per la crescita del nostro business”, ha continuato Giovanni Rancé. Infine l’azienda ha appena ridefinito il logo del brand “sintetizzando l’unicità della storia della nostra famiglia di profumieri con l’inserimento di una corona stilizzata che richiama una decenni di tradizioni imperiali”.