Flormar ha superato gli obiettivi di fatturato che si era data lo scorso ottobre, quando ha iniziato il nuovo modello di business legato alla vendita diretta attraverso la piattaforma Stanhome. Il brand di make-up turco acquisito nel 2012 dal Gruppo Yves Rocher ha infatti generato, in soli tre mesi, 4 milioni di euro di vendite in Italia, superando le stime iniziali che oscillavano tra 2,5 e 3 milioni di euro di ricavi. Su questa base, è stato rivisto anche l’outlok annuale: “Probabilmente supereremo del 25% l’obiettivo per il 2018 – racconta a Pambianco Beauty Carlo Bertolatti, general manager e CEO di Stanhome – che era previsto di 5,5 milioni di euro. Quest’anno viaggeremo verso gli 8 milioni di euro di ricavi”.
Il risultato di questa forte performance è legato, secondo il CEO dell’azienda americana di vendita diretta acquisita anch’essa dal gruppo francese Yves Rocher nel 1997, a un prodotto di make-up di ottima qualità a un prezzo abbordabile e con contenuti fashion. “Flormar gode di un vantaggio competitivo – spiega Bertolatti – dato che nel canale dello shopping a domicilio sono ancora pochi i marchi di maquillage con queste caratteristiche”.
Stanhome sta iniziando un processo di digitalizzazione del suo modello di business. Rimane attivo infatti uno ‘zoccolo duro’ legato alle vendite tradizionali a domicilio, cioè con party e incontri di gruppo presso le abitazioni o altri luoghi fisici, ma l’ingaggio delle nuove generazioni avviene sempre più attraverso forme di social selling: le persone vengono contattate attraverso Facebook o WhatsApp, con l’invio di cataloghi virtuali, e con relazioni one-to-one.
La cosmetica venduta sulla piattaforma Sthanhome, che oltre a Flormar conta i marchi Kiotis, Dr. Pierre Ricaud Paris e Family Expert, ha aumentato del 10% il fatturato 2017.