Come si fa a costruire window di pregio, e soprattutto differenzianti, con budget low cost e materiali ecosostenibili? lo spiega studio fm, che fa ricerca su materiali innovativi e sperimenta soluzioni digitali.
Al passo con i tempi, anzi proiettati verso il futuro, ma recuperando il meglio dal passato. È il ‘modus operandi’ di Studio Fm, agenzia che si occupa di design, visual merchandising e progettazione di spazi promozionali instore (vetrine, eventi, outpost). Per capire questo approccio, che unisce futuro e passato, l’esempio più significativo si trova nelle soluzioni proposte per le vetrine: l’agenzia infatti sviluppa progetti che si adeguano alle richieste di investimenti low cost che avanzano le aziende, ma allo stesso tempo studia vetrine che non siano omologate, anzi che presentino elementi differenzianti come accadeva in passato. Francesco Mattavelli, presidente dell’agenzia, spiega questo concetto: “All’inizio della nostra attività nel 1982, realizzavamo per le industrie cosmetiche vetrine di forte impatto, con materiali estremamente curati, legni di pregio, tessuti importanti, immagini tridimensionali. Si trattava di strutture durevoli e resistenti, che venivano ammortizzate nel costo perché si potevano recuperare e riallestire per almeno tre volte”. Mattavelli sottolinea il fatto che queste shop window rappresentavano lusso, originalità, raffinatezza, ed erano oggetto di grande attenzione da parte del pubblico. Per di più si portava molta enfasi sul prodotto, fatto molto gradito dalle profumerie che potevano esporre i prodotti trainanti. Inoltre, le soluzioni d’immagine erano così qualitative che, di riflesso, esaltavano anche i negozi. Si creava così un’immagine distintiva anche per la profumeria, una sorta di ‘firma’ che definiva il carattere e la riconoscibilità dello shop. Oggi la tendenza è cambiata, e, sempre in base all’esperienza capillare che l’agenzia ha sviluppato in questo settore, si deduce che l’obiettivo è diventato quello di unificare l’immagine in vetrina, con materiali in cartotecnica, più o meno strutturati. Il risultato finale però è quello di una vetrina standardizzata, che si modifica solamente in virtù degli altri canali pubblicitari. Si tratta spesso di vetrine che hanno una coerenza comunicativa, una logica commerciale, ma che risultano poco caratterizzate e quindi non ‘bucano’ la mente dei passanti. Non vengono cioè impresse nel ricordo. Il motivo di questo orientamento è legato alla volontà da parte dell’industria di ridurre il budget destinato al punto vendita, ma anche a una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale, che porta a utilizzare materiali che si possano smaltire con facilità da parte del punto vendita.
SPERIMENTAZIONE E INTERATTIVITÀ
In risposta alla volontà delle aziende di ridurre gli investimenti nella realizzazione delle shop window, ma pur sempre con l’obiettivo di creare una vetrina di forte immagine, Studio Fm propone soluzioni di alto pregio con materiali di basso costo e strutturalmente resistenti e riciclabili. “Riusciamo a comunicare il lusso – spiega Mattavelli – come facevamo in passato, e in più ci adeguiamo ai nuovi budget. Lo facciamo proponendo formule di riutilizzo delle strutture che aiutino ad ammortizzarne il costo”. Da qui una ricerca costante di materiali innovativi da parte dell’agenzia, ad esempio parti luminose ed elementi in movimento che attirano l’attenzione sul prodotto, e creano l’impulso d’acquisto. “Il nostro obiettivo – conclude il presidente di Studio Fm – è quello di creare vetrine differenzianti, portando alle aziende quel valore aggiunto che le presenti in modo diverso rispetto ai competitor”. Come questo sia possibile lo illustra l’amministratore delegato Marco Mattavelli, che rappresenta la seconda generazione dell’attività di famiglia, e che punta sul futuro, sulla sperimentazione, mantenendosi però legato alle conquiste del passato: “L’esperienza della nostra agenzia, forte di vetrinisti e merchandiser ma anche di artigiani e industrie altamente qualificate nel loro specifico settore, permette di espletare tutti i servizi di contatto e di logistica. Grazie a questa expertise, sto sviluppando le tecnologie digitali nelle vetrine, sperimentando elementi avveniristici”. L’AD propone infatti soluzioni interattive che mixano proiezioni, schermi digitali, e creano tridimensionalità d’immagine, offrendo un effetto di movimento su strutture statiche. Ad esempio, a Roma, Studio Fm ha creato un’installazione di 7 ml x 7 per la presentazione del nuovo profumo Bulgari ai buyer, caratterizzata da uno schermo cinetico che si modificava al passaggio delle persone, creando l’atmosfera magica di una notte romana. L’installazione è stata realizzata in legno laccato lucido con inserimento di intarsi in materiali dorati, nonché teli retroilluminati.