Pambianco beauty ha selezionato per questa rubrica l’insegna di profumerie mazzolari a milano, perché mantiene un posizionamento LUSSO pur vendendo anche mass market e accessori. il suo segreto? ne parla il fondatore augusto Mazzolari.
Ha passato una vita in mezzo ai profumi Augusto Mazzolari. Con il nonno barbiere e il padre che aveva una profumeria con haircare, ha respirato questo mondo fin da piccolo: “Da bambino il papà mi faceva scopare i capelli dopo averli tagliati ai clienti, e mi dava una mancia per aiutare in negozio”. Il merito di Augusto Mazzolari è quello di avere mutuato dal passato un modello che è diventato innovativo nel mondo delle profumerie. Infatti l’insegna Mazzolari è considerata il ‘tempio del lusso milanese’ ma ha un assortimento ampio che comprende una grande quantità di prodotti mass market e di accessori, una vera e propria ‘eresia’ per molti sostenitori del selettivo a oltranza. Augusto ha infatti mutuato l’esperienza del padre e ha creato un assortimento trasversale, che però (ed è questo l’elemento differenziante) non inficia assolutamente sul posizionamento dell’insegna, che rimane di extra-lusso. Per questo motivo Pambianco Beauty è andato a trovare il ‘piccolo impero’ all’ombra della Madonnina, fatto ormai di 7 store (tra i quali un negozio specializzato in prodotti per capelli e una profumeria esclusivamente di nicchia) e un temporary shop. La boutique nel cuore della città meneghina, con tanto di istituto di bellezza al piano superiore, è diventata un luogo frequentato da tanti personaggi in vista, come Silvio Berlusconi, Luciano Spalletti, Christian De Sica, Valeria Marini, Martina Colombari, Paris Hilton, e molti altri.
Quali sono gli step della sua avventura professionale?
Ho rilevato il primo negozio nel 1966 in viale Abruzzi a Milano. Dopo qualche anno mi sono trasferito in piazza San Babila, passando anche per altre esperienze. A metà anni ‘90 ho creato la società Garbo con altri soci, che ha lanciato 8 profumerie tra Milano e dintorni. Invece dal 2000 al 2005 ho lavorato a fianco di Bernardo Caprotti per progettare la catena di profumerie Olimpia Beauté Mazzolari, nelle gallerie degli ipermercati Esselunga. In 5 anni abbiamo lanciato ben 23 punti vendita.
Come è nata l’idea di introdurre il mass market a fianco del selettivo?
Quando sono arrivato in Piazza San Babila, avevo inizialmente una profumeria di 18 metri quadrati. Poi ho incorporato uno spazio adiacente ma non sapevo come ‘riempire’ il negozio. Il fatto è che negli anni ‘70 un’azienda cosmetica aveva al massimo 30-50 referenze, non c’era tutta la vastità di campionario che esiste adesso. Allora sono andato da un grossista e ho comprato i migliori articoli di toiletries e mass market. Ho pensato che la consumatrice del lusso avrebbe potuto acquistare anche quelli. Da allora la profumeria ha cominciato a crescere ogni anno del 20%-30%. E devo dire che gli accessori spesso trainano la vendita della cosmetica.
Ma allora cos’è per lei il lusso?
Il lusso è l’ambiente, che deve colpire appena si entra: io amo uno stile raffinato, rigoglioso, lussurreggiante. Un bell’ambiente ti permette di vivere un’esperienza. Chiaramente i prodotti, sia nella fascia alta che in quella più economica, devono essere di qualità. E poi il personale: ho sempre voluto beauty assistant competenti, con esperienza, e infatti molte di loro lavorano con me da tanti anni.
Qual è il prodotto più venduto?
Nel trattamento, il contorno occhi di Sisley. Per il make-up, i rossetti Dior ma anche il trucco di Chanel.
Chi è la vostra cliente ideale?
Una signora di mezza età che visita i diversi negozi Mazzolari.
Avete intenzione di introdurre nuovi brand?
Al momento no, ma certo mi piacerebbe vendere Jo Malone e Frédéric Malle.
Cosa fate sul web e sui social?
Abbiamo una pagina Facebook e Instagram e apriremo l’e-commerce all’inizio del 2018.
Un sogno nel cassetto?
Mi piacerebbe creare un ambiente unico in San Babila, cioè unire con un passaggio i diversi negozi.
di Vanna Assumma