La scomparsa di Liliane Bettencourt, erede dell’impero L’Oréal, potrebbe segnare uno spartiacque per il gruppo numero uno della cosmesi al mondo. Infatti la famiglia Bettencourt, che detiene il 33% del colosso francese, e Nestlé, secondo azionista di L’Oréal con il 23% del capitale, avevano firmato un patto di sindacato, scaduto nel 2014 ma con un emendamento ancora attivo che prevede che dopo la morte di Liliane Bettencourt, per sei mesi, i due principali azionisti non possono aumentare la propria partecipazione azionaria.
Con la scomparsa dell’anziana ereditiera, i giochi quindi tornano sul tavolo. Gli analisti si chiedono cosa farà Nestlé: potrebbe cedere le sue quote del gruppo cosmetico, dato che già l’hedge fund Third Point dell’investitore americano Daniel Loeb aveva sollecitato il gigante svizzero del food&beverage a cedere il suo pacchetto di azioni della bellezza per concentrarsi sul core business; oppure potrebbe aspettare i sei mesi di rito e, a marzo 2018, tentare l’acquisto del 100% di L’Oréal con il lancio di un’Opa. Altra ipotesi è che la figlia di Liliane Bettencourt, Francoise Bettencourt-Meyers, riacquisti il 23% della multinazionale alimentare. Ma c’è un’altra possibilità, che riguarda il management aziendale, che potrebbe entrare in gioco con un piano di buyback azionario, e quindi acquistare le azioni del proprio gruppo.