Sarà l’effetto del Ddl Concorrenza (ritornato da poco in Senato dopo una lunga navetta) che spaventa le farmacie per il rischio di possibili oligopoli, fatto sta che nei farmacisti italiani c’è voglia di aggregazione. È quanto emerge dalle interviste fatte da QuintilesIms a un migliaio di farmacisti presenti alla scorsa edizione di Cosmofarma, per conoscere la percezione dei professionisti del settore sull’evoluzione del canale. Simona Tarquini, offering manager presso QuintilesIms, ha presentato i risultati della survey durante la scorsa assemblea del Gruppo Cosmetici in Farmacia di Cosmetica Italia. È emerso che metà degli intervistati non appartengono a grossisti, catene, gruppi di acquisto o cooperative, ma affermano di volere associarsi in futuro, considerazione maggiormente espressa dai farmacisti collaboratori, ovvero non titolari del punto vendita.
La ricerca mostra che sono aumentati gli addetti alla dermocosmesi (mediamente ogni farmacia ha 3 persone che si occupano di consigliare questi prodotti) e che i farmacisti sono alla ricerca di nuovi marchi da introdurre nel portfolio. Infine, le aree di specializzazione considerate una chiave per crescere risultano la dermocosmesi, l’alimentazione e gli integratori