Le fragranze rappresentano il 40% delle vendite nel canale profumeria in Italia, seguite dai prodotti per il viso che coprono il 20% dello shopping in questi negozi. Sono percentuali rilevate da Cosmetica Italia, che sottolinea come il gap tra le vendite a valore di questi prodotti e quelle di altre categorie di cosmetici sia davvero grande. In particolare, i prodotti per il corpo registrano solo il 6,5% degli scontrini e quelli per i capelli generano il 2,1% dei ricavi. Rilevazioni che fanno pensare alle potenzialità di sviluppo per la profumeria in aree poco rappresentate, come appunto quella dei cosmetici per il corpo, che invece esprime il 24,4% del fatturato nelle farmacie e il 20% nella grande distribuzione, e quella dell’haircare, venduta soprattutto nei supermercati (21,4%) e nelle farmacie (10%).
La profumeria nel 2016 ha totalizzato ricavi per oltre 2 miliardi di euro, con una crescita dello 0,9%, ma va sottolineato che l’anno scorso l’aumento medio dei prezzi del canale è stato del 7%, quindi le profumerie in realtà regrediscono, anche perchè i volumi sono in contrazione. Ciononostante, rappresentano il 20,4% del totale consumi di bellezza in Italia, e continuano ad essere il secondo canale dopo la grande distribuzione anche se la quota è in costante regressione: nel 1976 le profumerie coprivano il 31% dei consumi beauty nella Penisola e nel 2008 il 25,8%, scendendo 10 anni dopo di oltre 5 punti percentuali .