Guardano all'estero le firme italiane della cosmesi, riunite al Cosmoprof, la fiera del settore chiusa ieri a Bologna. Le soddisfazioni sono attese soprattutto all'estero, dove si giocano partite importanti come quella di Framesi, 80 milioni di fatturato lo scorso anno con i prodotti per capelli, una quota di export del 65% e una distribuzione capillare ai parrucchieri di tutto il mondo. Dopo aver conquistato gli Usa, a settembre sbarca in Argentina, grazie ad una joint venture con un gruppo locale.
Ottimista anche un leader nella produzione dei profumi, il gruppo Icr, che controlla Itf e le sue licenze di produzione e distribuzione Roberto Cavalli, Gianfranco Ferrè, Extè, Romeo Gigli e Gai Mattiolo. Accanto a queste Icr produce per marchi come Bulgari, Versace, Ferragamo, Ungaro. Nel 2004, con Itf in bilancio, il gruppo di Lodi controllato da Alberto Martone, è arrivato a 85 milioni di fatturato, dopo i 45 del 2003. «Oggi, spiega l'ad Massimo Cappini, realizziamo oltre il 40% dei ricavi all'estero e la società è in forte crescita: il profumo Cavalli donna nel 2004 è stato il secondo più venduto tra i nuovi lanciati sul mercato italiano dei femminili».
All'estero guarda la Davines di Parma, che ha due divisioni: il marchio Davines nei prodotti per capelli (70% di export) e Comfort Zone, nell'estetica (export 30%). L'attenzione si concentra soprattutto su Europa (Gran Bretagna, Francia e Spagna) e Stati Uniti. «Negli Usa dice l'ad Paolo Bragozzi, potenzieremo la rete distributiva». Il gruppo ha siglato nei giorni scorsi un accordo per la distribuzione di prodotti Comfort Zone nelle spa degli Hotel Mandarin, forti soprattutto in Asia. Grazie a questi passi il fatturato 2005 dovrebbe arrivare a 32 milioni(+16%).
Estratto da Il Sole 24 Ore del 5/04/05 a cura di Pambianconews