«Tutto il settore chiude con incrementi positivi. Il comparto è tuttora in fermento e il mercato mostra di rispondere positivamente». Parola di Alberto Donati, presidente di Unipro, l'associazione italiana delle industrie cosmetiche, che nella conferenza stampa di ieri ha disegnato il quadro del comparto. Durante l'analisi, svolta sulla base dell'indagine congiunturale e delle elaborazioni del Centro studi e cultura d'impresa, sono stati resi noti i dati preconsuntivi per il 2001 e le previsioni per il 2002.
Secondo quanto reso noto, gli stimoli dei mercati hanno pesato significativamente sul fatturato del comparto italiano, cresciuto nel 2001 del 7,9% con un valore di 6,74 mld di euro e con una pari previsione di crescita nel 2002. A fronte di un mercato che per le industrie italiane pesa quasi 10 mld di euro, la domanda interna cresce nel 2001 del 6,2% (7,88 mld di euro), le esportazioni salgono in misura ancora più dinamica, +18%, con un volume che, benché non ancora disponibili i dati Istat ufficiali, dovrebbe superare la barriera di 1,8 mld di euro.
Nei dati preconsuntivi 2001, la parte del leone per volumi è sempre interpretata dalla grande distribuzione (+6,1%, previsione 2002 +4,7%) e dalla profumeria (+6,3%, +5,5% nel 2002). Ma le sorprese in termini di performance vengono dal canale erboristeria (+16,9%, +10,9% nel 2002) e dai professionali. Nell'anno appena concluso le vendite all'estero sono cresciute del 18% (1,73 mld di euro), così come le vendite in Italia a +6,2% (5 mld di euro).