Il direttore degli acquisti non-food di Esselunga ha parlato del futuro della grande distribuzione e del nuovo esperimento di parafarmacie all’interno dei superstore. “Oggi si può fare”, l’importante è raccontare il lusso.
“Oggi il mercato della grande distribuzione soffre, per questo abbiamo fatto scelte che ci porteranno verso un nuovo futuro”. Queste parole sono il preludio con cui Roberto Selva, direttore acquisti Non-Food e responsabile Direzione Cliente Esselunga, ha iniziato a raccontare l’evoluzione del beauty nell’insegna della Gdo. Esselunga, infatti, vende cosmetici all’interno delle corsie del supermercato, ma anche attraverso la catena di profumerie Esserbella, e nelle parafarmacie appena aperte in alcuni superstore del gruppo.
Qual è allora il futuro della grande distribuzione?
Partiamo dalla popolazione: l’Istat ha censito 17mila centenari in Italia e penso che nel giro di qualche anno, nei Paesi sviluppati, il 70% degli abitanti avrà oltre 65 anni. Chi fa retail deve fare un ragionamento su questo. Poi c’è la tendenza al benessere, al mondo ‘healthy’ che si interseca decisamente con il beauty.
E quindi su cosa si basa la vostra crescita?
Noi non guardiamo solo il fatturato, ma soprattutto i consumatori. I nostri clienti sono abbastanza fedeli, abbiamo una custom base di 5,5 milioni di clienti, che è cresciuta nel 2017 di 5 punti percentuali. Questo significa che la nostra capacità di fare business ha portato risultati. Infatti, abbiamo istituito una Direzione Cliente, che in realtà è la vecchia Direzione Marketing, ma quest’ultimo termine è troppo generico perché oggi il cliente è protagonista. Anche il nostro e-commerce è importante: oggi abbiamo 2.000 articoli cosmetici venduti online e tra poco metteremo altri 1.000 prodotti di parafarmacia.
Il beauty prestige si trova nella catena Esserbella, ma perché non lo vendete dentro il supermercato?
Il motivo è che in passato la profumeria selettiva non poteva essere ‘mischiata’ con il supermercato, soprattutto perché i fornitori non volevano entrare nel mondo del food. Personalmente, lo ritengo un discorso superato, perché oggi su Amazon si può trovare sia una pompa idraulica sia Chanel. I mercati stanno cambiando e, ad esempio, negli Usa si vendono prodotti premium anche nel perimetro del mass market. Il lusso va raccontato, è vero, ma basta che all’interno del supermercato ci sia un buon servizio di consulenza.
Però con le parafarmacie avete mixato mass market e dermocosmesi…
Sì perché i tempi sono cambiati. E abbiamo valorizzato l’aspetto consulenziale, perché all’interno di un singolo punto vendita, dove c’è la parafarmacia, abbiamo ben 5 farmacisti.
di Vanna Assumma