L’andamento del settore beauty nella regione del Golfo. Questo è l’argomento dell’edizione 2018 del White Paper del Gruppo Chalhoub che intende far luce sulla nuova generazione di imprenditori del settore beauty della regione, in grado di venire incontro alle specifiche esigenze dei consumatori moderni del Golfo, soffermandosi inoltre sulle nuove dinamiche di mercato venutesi a creare. Secondo Patrick Chalhoub, co-CEO del Gruppo Chalhoub “è fondamentale adattarsi ai nuovi meccanismi e alle nuove strutture di business nate con questa corrente emergente che sta cambiando il volto del mondo del beauty nel Golfo”.
Sono decenni che il mercato del beauty nella regione del Golfo è dominato dai brand internazionali. Oggi, però, si assiste all’ascesa di attori locali indipendenti che stanno conquistando i consumatori moderni, rappresentando con orgoglio i valori e la cultura della regione. La nascita di imprenditori locali del settore beauty e l’incremento esponenziale dell’uso di internet sono fattori chiave alla base dell’evoluzione del settore.
“I consumatori dei Paesi del CCG – ha aggiunto Chalhoub – si sono evoluti. Oggi sono risoluti, curiosi, determinati e risentono soprattutto dell’influenza della loro cerchia di amici sui social media e dei blogger. Nel mondo del beauty, sono i prodotti per il makeup a fare la parte del leone. Questa mentalità moderna ha creato una grande opportunità per i nuovi brand del beauty indipendenti e di nicchia”. Sono sempre più numerosi infatti, gli imprenditori locali che stanno colmando questo vuoto, come per esempio Huda Kattan che ha un seguito di 25 milioni di followers su Instagram e una stima di circa 200 milioni di dollari di vendite al dettaglio a fine 2017.
Nel Golfo inoltre la categoria delle fragranze vede protagonisti sia i profumi occidentali che i profumi orientali (questi ultimi rappresentano dal 60 al 65% del mercato totale) e sono i brand tradizionali a fare ancora la parte del leone nel retail. Tuttavia nomi locali come Ghawali, Arcadia, Odict, Ne’emah o Widian stanno guadagnando terreno in termini di brand awareness e riconoscimento.”Stanno cambiando il volto del mondo del beauty dei Paesi del CCG, creando una nuova e vivace dinamica. Stanno mettendo in difficoltà gli attori istituzionali, che sono stati lenti a reagire, costringendoli a ripensare la loro strategia”, ha concluso Patrick Chalhoub.