Il colosso francese L’Oréal ha chiuso il 2017 con un utile di 3,58 miliardi di euro, in crescita del 15,3 per cento. Il margine operativo ha raggiunto il 18%, un livello record per il gruppo che per altro ha indicato di aspettarsi un ulteriore miglioramento nel corso del 2018, mentre il fatturato si è attestato a 26 miliardi in aumento dello 0,7% (4,8% a perimetro costante).
A trainare la performance di L’Oréal è stata la divisione Luxe che ha archiviato l’esercizio in salita del 10,6% sfiorando gli 8,5 miliardi di euro grazie a marchi di make-up e skincare come Lancôme, Yves Saint Laurent, Giorgio Armani e Kiehl’s. Risultato positivo anche per la sezione Active Cosmetics con ricavi in aumento dell’11,9% a 2 miliardi. Mentre la divisione Consumer Products ha superato i 12,1 miliardi (+1%) trainata da Nyx Professional Makeup, L’Oréal Paris e Garnier.
“Per quanto riguarda il 2018 – ha sottolineato il presidente e CEO Jean-Paul Agon – ci aspettiamo un ulteriore miglioramento delle vendite e dei margini. E pensiamo che L’Oréal possa continuare a crescere puntando su innovazione, potere dei brand e digitale”. Inoltre il board di L’Oréal, proporrà durante il prossimo Annual General Meeting la candidatura del CEO di Hermès Axel Dumas come nuovo consigliere indipendente.
Tra l’altro la scorsa settimana L’Oréal ha reso noto di essere pronta a riacquistare il 23% delle proprie azioni detenute da Nestlè. Lo ha dichiarato il CEO del gigante francese dei cosmetici, Jean Paul Agon, spiegando che “l’eventuale operazione potrebbe essere finanziata con la cessione del 9% posseduto nella farmaceutica Sanofi, con un prestito ma anche con le disponibilità liquide dell’azienda, che ammontano a 1,8 miliardi di euro”. La partecipazione è valutata circa 22,6 miliardi di euro e non è escluso che Nestlè possa venderla a breve, ma al contrario secondo Agon è improbabile che Nestlè possa rilevare ulteriori quote nella società cosmetica, al contrario di quanto stimato inizialmente.