Lo scenario dei drugstore statunitensi sta cambiando rapidamente. I negozi a stelle e strisce specializzati in benessere e prodotti farmaceutici, che, a differenza dei drugstore italiani, hanno all’interno vere e proprie farmacie, assistono a concentrazioni e ampliamenti di perimetro. Cvs Health ha acquisito in questi giorni Aetna, gruppo statunitense di assicurazioni e servizi per la salute. Il valore della transazione è pari a 77 miliardi di dollari ed è finalizzato a rendere l’approccio al mercato della salute più accessibile a livello di costi, nonché a sviluppare, attraverso i servizi, un contatto diretto con i consumatori. Cvs Health è la seconda più grande catena di farmacie dopo Walgreens Boots Alliance, e anche quest’ultimo player si sta ampliando e ha recentemente rilevato il 40% della cinese GuoDa, principale catena di farmacie nell’ex Celeste Impero, nonché i negozi RiteAid (operazione passata dalla mannaia dell’antitrust Usa).
Ma il vero motivo per cui il mondo della salute è in fibrillazione è perché ci si aspetta la discesa in campo di Amazon. I rumors sull’ingresso del colosso di Jeff Bezos nel mondo farmaceutico si susseguono da qualche mese sulla stampa statunitense e stanno diventando sempre più insistenti, anche secondo le previsioni degli analisti, ma rimane il mistero del ‘quando’. Sembra che l’e-commerce di Seattle abbia acquistato le licenze di diverse farmacie in una dozzina di Stati americani, anche se non è ancora chiaro il raggio di business per queste licenze, cioè se riguarderà solo la vendita di cosmetici, medical device e parafarmaceutici o anche di farmaci veri e propri con ricetta.