L’Italia continua a rappresentare un mercato chiave della cosmetica mondiale. E le aziende della bellezza mantengono il passo nel 2016, con un tasso di incremento in leggero aumento rispetto a quello dell’anno precedente. Ma non solo. Oltre alle aziende con passaporto italiano, il Belpaese si conferma un contesto chiave per le grandi multinazionali straniere, che qui hanno scelto di aprire le loro filiali fin dagli anni Sessanta, e per le quali il 2016 è stato un anno di buona crescita. Lo dimostra uno studio sui ricavi 2016 delle aziende italiane e filiali condotto da Pambianco Strategie di Impresa che ha preso in considerazione le principali 25 aziende del settore.
Tornando alle top 25 italiane, le cifre elaborate da Pambianco mettono in luce uno scenario all’insegna della crescita: nel 2016 le prime 25 aziende italiane della cosmetica hanno realizzato ricavi per oltre 3,3 miliardi di euro, in crescita dell’8,4% sul 2015, quindi con un leggero aumento sul differenziale precedente che indicava un incremento di fatturato del 7,8 per cento. Nel dettaglio, ben 20 imprese prese in esame dallo studio hanno chiuso il 2016 con un aumento di fatturato. Per dieci di queste si è trattato di un incremento a due cifre.
Anche le 25 filiali italiane di aziende estere più significative sul piano dei ricavi hanno chiuso il 2016 con un fatturato pari a 2,20 miliardi di euro segnando un incremento del 5,1% sul 2015, in miglioramento rispetto al tasso di sviluppo dell’anno precedente (4,5%). È importante segnalare che ben 21 filiali prese in esame dallo studio hanno chiuso il 2016 con un aumento di fatturato, e per sette di queste si è trattato di un incremento a doppia cifra.
Il dossier completo sui fatturati 2016 delle principali aziende italiane e delle top 25 filiali straniere è pubblicato sul numero 4 del magazine Pambianco Beauty di settembre 2016.