È fondatore e presidente de L’Erbolario. Lui e la moglie Daniela Villa sono la coppia più verde del mondo. Dalla prima bottega nel 1978 hanno creato una catena con oltre 150 punti vendita e 80 milioni di fatturato.
L’Erbolario nasce a Lodi, nel 1978, come Premiata Erboristeria Artigiana. Qui, nel retro del piccolo negozio di 18 metri quadrati in corso Archinti, Franco Bergamaschi e la moglie Daniela Villa danno vita ai loro primi cosmetici, attingendo a vecchi e collaudati ricettari di famiglia: acque aromatiche, oli da bagno e lozioni contraddistinti tutti dalla derivazione squisitamente vegetale dei loro ingredienti. E sull’onda del passaparola il successo è immediato. Oggi continua ad essere un’azienda familiare, che produce e distribuisce in tutto il mondo cosmetici naturali, con circa 40 nuove referenze ogni anno.
Come è nata questa storia?
Sicuramente dalla voglia mia e di mia moglie Daniela di trasformare la nostra passione privatissima per le erbe in un’attività imprenditoriale… e ovviamente da qualche colpo di fortuna o il cosiddetto ‘fattore Q’ che non guasta mai! Il nostro desiderio è sempre stato quello di condividere e trasmettere alle nostre clienti la passione che mettiamo nella messa a punto dei prodotti, la costante innovazione e soprattutto rendere il cosmetico verde un lusso assolutamente accessibile.
Come fate a mantenere alta la qualità e prezzi accessibili?
La filiera corta è fondamentale sia per mantenere sotto controllo la qualità dei prodotti sia per il contenimento dei costi. Solo così possiamo mettere sul mercato cosmetici apprezzati per il rapporto qualità/prezzo. Noi produciamo tutto in casa, dal ‘campo’ al vasetto: per L’Erbolario è importante, comunicare la qualità e l’efficacia del prodotto 100% realizzato in Italia. E per questo non abbiamo mai delocalizzato alcuna fase della produzione. Ma non solo: per noi non si può essere belli senza essere buoni. Tanto che da più di trent’anni siamo al fianco della Lav e dal 2002 siamo certificati sul fronte dell’ecosostenibilità e del rispetto dell’ambiente.
Quali sono le vostre strategie di crescita all’estero?
L’export per noi oggi vale circa il 10% del fatturato totale con una buona presenza sui mercati europei ed asiatici. Primo fra tutti è Taiwan, dove siamo presenti anche con punti vendita monomarca: 11mila km di distanza e culture e pelli diverse, ma dove l’italianità dei nostri prodotti è molto apprezzata. Qui il nostro successo è legato al nostro partner che abbiamo trovato, anzi ci ha trovato lei perchè amici in comune le avevano fatto provare i nostro prodotti. Anche in questo caso devo dire grazie al ‘fattore Q’ che è stato fondamentale!
di Chiara Dainese