Giovanni Sgariboldi, presidente di EuroItalia, racconta la storia della sua azienda, che è riuscito a trasformare da semplice idea ad una delle principali realtà del settore in Italia.
Una storia fatta di profumi e di bellezza tutta made in Italy. “La mia passione per il beauty nasce molto tempo fa… non saprei dire esattamente quando. Ho sempre avuto il sogno di creare fragranze made in Italy”. Queste le parole del presidente e fondatore di EuroItalia, Giovanni Sgariboldi, che ha voluto raccontare a Pambianco Beauty la sua storia tutta italiana. “Nel 1978, – ha proseguito Sgariboldi – quando è nata EuroItalia, il profumo era sinonimo di Francia e grandi nomi, in molti pensavano che la mia sarebbe rimasta solo e soltanto una bella idea. E invece, con Reporter e i marchi della moda che andavano affermandosi sempre di più in quegli anni (Enrico Coveri, El Charro, Naj Oleari), sono riuscito a partire con la mia azienda. E dopo, nel tempo, sono arrivati marchi internazionali di grande successo come Moschino, Dolce & Gabbana e Versace. Oggi EuroItalia è la prima azienda italiana nel settore della profumeria selettiva!”
E oggi anche i suoi figli hanno la stessa passione?
Assolutamente, i miei figli sono nati e cresciuti con EuroItalia. Andrea e Davide sono ormai in azienda da parecchi anni, lavorano con la stessa passione con la quale avevo iniziato io nel ‘78. Matteo, dopo la laurea a Londra, è entrato qualche anno fa e sta facendo molta esperienza. Chiaramente la loro attività si svolge assieme a quella di tutte le altre eccellenze che collaborano in azienda.
Ricerca, innovazione e creazione, fino all’assemblaggio e distribuzione del prodotto, tutto viene realizzato in Italia…
Il made in Italy è sempre stato il dna di EuroItalia e per noi è sinonimo di qualità, cura dei dettagli, artigianato, specializzazione, design, eleganza, fantasia e durevolezza. Cerchiamo di garantire questi valori ogni giorno con ricerca, sviluppo e innovazione. Il made in Italy per noi è una responsabilità, significa valorizzare l’italianità, preservare la nostra tradizione e diffonderla nel mondo. Se vogliamo crearci uno spiraglio nel mondo di oggi, dove spesso l’offerta è superiore alla domanda, dobbiamo dare al nostro consumatore qualcosa in grado di creare valore. Tutti i nostri prodotti sono studiati, pensati, realizzati in Italia. Ogni singolo componente (ad eccezione di pochi fornitori) è creato in Italia dai massimi specialisti del settore di appartenenza. La stessa distribuzione delle fragranze nel mondo parte dall’Italia. La logistica, infatti, è basata nel nostro headquarter e viene seguita internamente. Dalla nostra azienda non esce un prodotto che non sappiamo dove vada.
Dopo aver chiuso un ottimo 2015 con un giro d’affari in crescita del 10% anno su anno, come sta andando il 2016?
L’evoluzione finanziaria degli ultimi anni è andata bene. Nel 2015, come ha detto lei, siamo cresciuti del 10 per cento. Ma è innegabile che attualmente il mercato mondiale stia vivendo alcune difficoltà, ad eccezione degli Stati Uniti che continuano a dare ottimi risultati. Sono convinto che in futuro non sarà solo la crescita del fatturato a determinare il successo di un’azienda. Sarà importante anche continuare a lavorare tutti insieme con determinazione e passione per confermare e consolidare ulteriormente l’immagine e il posizionamento dei nostri marchi in tutto il mondo. è fondamentale non dubitare mai di quello che facciamo. Quali sono i principali mercati? Quali stanno crescendo di più? EuroItalia attualmente ha una quota di esportazione pari al 92% della sua attività. I nostri principali mercati sono Stati Uniti, Emirati Arabi, Russia e Cina. Stiamo inoltre assistendo a una buona ripresa dei mercati europei, in particolare per quanto ci riguarda Gran Bretagna e Germania. Oggi ci sono Paesi emergenti, come ad esempio il Sud Africa ed altri nuovi Paesi nel mondo, che stanno crescendo molto, aumentando i consumi di bellezza, e sarà importante seguirli nel loro sviluppo commerciale.
Come è andato il lancio del nuovo profumo maschile Versace Dylan Blue?
A fine luglio abbiamo lanciato in anteprima mondiale la nuova fragranza maschile di Versace Dylan Blue nei magazzini Harrods a Londra, un progetto importante che ci ha già regalato parecchie soddisfazioni e risultati. Per ogni prodotto che realizziamo, investiamo davvero molto in comunicazione e promozione. Cerchiamo sempre strade nuove e alternative, pur garantendo i canali ‘tradizionali’. Per Dylan Blue ad esempio, non ci siamo limitati ad un grande evento da Harrods, durante il quale abbiamo letteralmente colorato lo store di blu con le immagini di campagna e di prodotto. Abbiamo fatto una grandissima operazione di marketing che ha coinvolto l’intera capitale londinese per più di un mese: abbiamo allestito infatti la metropolitana come fosse una galleria d’arte e d’autore. Non è infatti più un segreto che la campagna di questo prodotto sia stata realizzata da uno dei maggiori fotografi americani, Bruce Weber, e con l’incredibile supporto e direzione artistica della signora Donatella Versace. Abbiamo mostrato in anteprima alcuni scatti esclusivi fatti sul set per promuovere questa nostra nuova creazione olfattiva. E non ci siamo fermati qui. Abbiamo brandizzato anche i famosi autobus di Londra con le nostre immagini. Insomma, abbiamo catturato l’attenzione della città con un’azione che non poteva passare inosservata!
Anche alla Rinascente di Milano ha avuto un ottimo successo di vendite?
Dopo il lancio internazionale di Londra abbiamo proseguito con due settimane molto intense nel mese di agosto presso la Rinascente di Milano in piazza Duomo. Dylan Blue ha portato il brand ad una performance da record di 1.400 pezzi venduti. Ho persino dovuto riaprire l’azienda durante la pausa estiva per rifornire lo store.
Con Moschino avete una liaison che va avanti da oltre 30 anni. Quali saranno le prossime novità per il marchio?
Prendere la licenza di Moschino è stata una tappa fondamentale che ha permesso di farci conoscere nel mondo. La collaborazione con la maison è un punto importante per la crescita della nostra azienda. Con l’arrivo del nuovo direttore creativo, Jeremy Scott, abbiamo adattato il nostro modo di lavorare e i nostri prodotti allo stile inconfondibile e fortemente creativo-innovativo dello stilista. Abbiamo lanciato Toy e Fresh Couture, due fragranze di lusso contenute in packaging ironici e divertenti che sono già diventate vere e proprie icone di design. Per il 2017 abbiamo in serbo parecchie sorprese. Stiamo continuando a lavorare su questi due progetti che vedranno a breve ulteriori sviluppi di linea.
Sono in previsione nuovi lanci anche per la new entry Missoni?
Con Missoni usciremo nel 2017 con una nuova fragranza maschile. È un progetto che stiamo seguendo con la signora Angela Missoni e al quale teniamo molto. La nuova linea sarà diversa dallo stile presentato con le prime Eau de Parfum e Eau de Toilette. Anche in questo caso stiamo lavorando per portare sul mercato un prodotto di qualità che possa fare la differenza e valorizzare nel nostro settore l’immagine della maison Missoni.
Il core business resta quello delle fragranze, ma avete ‘in stand by’ anche il vostro marchio di make-up Naj Oleari…
EuroItalia si sta preparando per rilanciare sul mercato, italiano e internazionale, una linea di prodotti make-up Naj-Oleari completamente nuova, in grado di richiamare la sua storia reinventandola in chiave moderna. La volontà dell’azienda è quella di mantenere il dna del brand, raccontandolo e diffondendolo anche alle nuove generazioni. La linea Naj-Oleari make-up sarà assolutamente innovativa in tutti gli aspetti: dal design di prodotto alle singole componentistiche e packaging, dalle formule ai colori alle profumazioni, e fatta con il supporto dei migliori specialisti sul mercato italiano. Una linea che sarà alla portata di tutti ma che garantisce il massimo della qualità e della performance di prodotto, soprattutto grazie all’applicazione di formule d’eccellenza che nulla avranno da invidiare ai top player dei marchi più prestigiosi.
E il futuro come lo vede? Famiglia, Borsa, private equity…
La quotazione in Borsa è un passaggio molto importante, una svolta epocale per qualsiasi azienda. Nei nostri confronti c’è molto interesse, anche da parte di molti fondi o private equity, e mai come in questo periodo riceviamo molteplici proposte di collaborazione. Ma ad oggi la mia convinzione è che EuroItalia debba ancora crescere, strutturarsi meglio e aumentare lo sviluppo commerciale all’estero prima di valutare qualsiasi scelta finanziaria.
di Chiara Dainese