Avon Products, il colosso americano dei prodotti di bellezza porta a porta, ha chiuso il terzo trimestre tornando all’utile, ma ha comunque deluso le aspettative a causa delle fluttuazioni valutarie. Nei tre mesi il gruppo, che ha ceduto le sue attività in Nord America a Cerberus Capital Management, ha riportato un utile di 35,6 milioni di dollari, 7 centesimi per azione, contro il rosso da 697 milioni di dollari (pari a circa 628 milioni di euro), dello stesso periodo dell’anno scorso. Escludendo le voci straordinarie Avon è passata da perdite per 11 centesimi per azione a profitti per 2 centesimi per azione, mentre gli analisti attendevano profitti per 3 centesimi.
I ricavi sono diminuiti del 2% a 1,4 miliardi di dollari (pari a circa 1,26 miliardi di euro). Gli analisti avevano previsto 1,42 miliardi. Escludendo le fluttuazioni valutarie il giro d’affari sarebbe salito del 4 per cento. Le vendite sono calate del 4% in Europa, Medio Oriente e Africa, del 2% in Russia, del 14% nel Regno Unit e del 9% nella regione Asia Pacifico. Nei nove mesi il fatturato è stati pari a 4,1 miliardi di dollari (pari a circa 3,69 miliardi di euro) in calo del 9 per cento.