Una voce fuori dal coro quella di Fulvio Fusco, amministratore unico di Fusco Fulvio & C., società che gestisce l’insegna Fusco Profumerie nonché la produzione di articoli per parrucchieri e centri estetici. Mentre i dati di Cosmetica Italia hanno evidenziato per il 2015 una crescita dei ricavi del canale profumeria solo dello 0,9%, il bilancio della società napoletana è avanzato l’anno scorso del 4,2% a 14,2 milioni di euro. Un dato che si riferisce, a quanto comunicano dall’azienda, per il 50% al fatturato del retail e per la restante metà all’attività produttiva. “Le nostre performance – osserva Fulvio Fusco – sono legate all’ampio assortimento merceologico che abbiamo nei nostri tre negozi a Napoli e provincia: oltre 70mila referenze tra i tre assi della profumeria, selettivo e mass market, nonché gli articoli professionali di nostra produzione, ma anche bigiotteria e pelletteria”. I punti vendita sono molto grandi, il principale ha una superficie di 1.000 metri quadrati, e realizzano, a quanto dice Fusco, dai 300 ai 400 scontrini giornalieri, per un valore medio di circa 40 euro a scontrino. Ma le difficoltà non mancano anche per la società partenopea: “La grande concorrenza – racconta Rita Fusco, responsabile delle profumerie – viene dall’e-commerce, che sta prendendo sempre più piede, nonché dalle vendite all’interno di canali non autorizzati, che non hanno la concessione di vendita e commercializzano soprattutto prodotti che arrivano dall’estero”.