Il colosso della bellezza Estée Lauder nel terzo trimestre fiscale ha superato le previsioni degli analisti e ha annunciato che proseguirà con il piano di riorganizzazione, che prevede anche una riduzione del 2,5% della forza lavoro totale. Saranno tagliati infatti, tra 900 e 1.200 posti a livello globale. Gli oneri collegati alla ristrutturazione sono attesi tra 600 e 700 milioni di dollari, mentre i benefici annuali dovrebbero aggirarsi tra i 200 e i 300 milioni di dollari,”da usare per la futura crescita del gruppo”, ha sottolineato il manager italiano Fabrizio Freda.
Nei tre mesi chiusi a fine marzo, il colosso dei prodotti di bellezza ha messo totalizzato un fatturato di 2,656 miliardi di dollari ( pari a circa 2,3 miliardi di euro) in crescita del 3% rispetto ai 2,58 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso (+6% a cambi costanti). Escludendo le fluttuazioni valutarie il rialzo sarebbe del 6 per cento. I profitti netti sono stati pari a 265,6 milioni di dollari (pari a circa 230 milioni di euro) o 71 centesimi per azione. Escludendo le voci straordinarie, l’utile è stato di 73 centesimi per azione. Gli analisti si attendevano profitti per 60-61 centesimi per azione su un giro d’affari di 2,65 miliardi. Nel dettaglio la divisione skincare è calata del 3%, bene il makeup a +7%, seguito da fragranze a +5% e hair care in crescita dell’1 per cento.
“Tenuto conto della prestazione del gruppo fino ad oggi – ha dichiarato il presidente e CEO – la nostra prospettiva per il resto dell’anno resta positiva”. Per l’intero anno la società attende profitti tra 3 e 3,07 dollari per azione, con vendite in rialzo tra il 4 e il 5 per cento. E’ atteso un impatto negativo del 5% per le fluttuazioni valutarie.